Il ritorno di “Sherlock”: ecco l’inedito “The Abominable Bride”

Di Silvia Vassallo  per Social Up!

Un inizio d’anno con i botti per i fan della serie tv “Sherlock”, adattamento in chiave moderna dei gialli di Sir Arthur Conan Doyle: proprio l’1 gennaio è andato in onda sulla BBC il tanto atteso special vittoriano intitolato “The Abominable Bride”. L’episodio, decretato come il programma più seguito della stagione natalizia in Gran Bretagna (con un record di ascolti di oltre 9 milioni di spettatori!), vince e convince anche qui in Italia, dove i fan hanno avuto modo di vederlo nelle sale cinematografiche il 12 e 13 gennaio. Con un incasso totale di 704.484 euro, lo speciale della BBC, portato in sala dalla Nexo Digital, si è così imposto al Box Office italiano, secondo soltanto al film “Quo Vado?” di Checco Zalone. Ma cosa rende questo speciale così.. speciale?

Innanzitutto, l’impeccabile performance a cui ormai il tanto amato duo protagonista, formato da Benedict Cumberbatch e Martin Freeman, ci ha abituato fin dalla prima stagione della serie.

La novità più significativa è però senza dubbio il setting vittoriano, in una Londra ottocentesca ricostruita con accuratezza dei particolari, grazie alla quale il pubblico può fare un tuffo nel passato, in quelle atmosfere oscure, fosche e anche un po’ gotiche che hanno reso celebri i racconti originali di Conan Doyle. E proprio lì, fra i vicoli bui e la fitta nebbia della City, il detective Sherlock Holmes, affiancato dall’amico e collaboratore John Watson, deve risolvere il misterioso caso di una donna suicida, Emelia Ricoletti, che sembra poi fare ritorno dall’oltretomba per uccidere il marito e una serie di altri uomini.

Una trama piuttosto “regolare”, si potrebbe subito pensare.

In realtà, i creatori visionari Mark Gatiss e Steven Moffat si sono spinti ben oltre, trasformando, grazie soprattutto alla loro geniale sceneggiatura, quella che sembrerebbe una semplice storia accattivante in un vero e proprio thriller psicologico, in cui vediamo il protagonista scontrarsi ripetutamente con le sue paure, le sue fragilità, i suoi “fantasmi”. E il riferimento non è soltanto allo spettro dell’abominevole sposa.

Insomma, dietro alle avvincenti indagini e alle brillanti deduzioni, si cela un risvolto molto più intimo e introspettivo, in cui perfino l’imperturbabile Sherlock Holmes, in bilico fra razionalità e immaginazione, realtà e sogno, comincerà a vacillare, a dubitare, a “cadere”.
“The Abominable Bride” non è quindi soltanto un episodio fine a se stesso, con cui i produttori hanno voluto intrattenere e “tenere a bada” i fan della serie, in trepidante attesa per la quarta stagione (che, stando alle indiscrezioni, dovrebbe andare in onda addirittura nel 2017!). E’ il tassello mancante che tiene uniti i vari pezzi di ogni singola stagione, la chiave per interpretare le mille sfaccettature della personalità di Sherlock, ma anche per conoscere il suo lato più umano e vulnerabile.

In definitiva, novanta minuti ricchi di sorprese e colpi di scena, spesso vorticosi e quasi spiazzanti, ma assolutamente necessari alla storia finora raccontata, prima di poter andare avanti con le avventure del nostro detective “iperattivo sociopatico” preferito.

redazione