Giovani e la lettura: perchè si legge così poco?

Di Simona Bartolini per Social Up!

Negli ultimi anni è drasticamente calato l’interesse verso la lettura, soprattutto fra i giovani, attratti maggiormente dai social o dallo schermo dei propri smartphone. Quei pochi che ancora ritagliano piccoli sprazzi della giornata per leggere, lo fanno attraverso il web con i loro iPad o iPhone.

Il rapporto con i libri cartacei sta dunque sparendo, senza sapere bene il perchè. Secondo le ricerche, in Italia i dati sono allarmanti: il 62% degli italiani non legge nemmeno un libro all’anno, nè cartaceo nè su internet. Molti si nascondono dietro la classica giustificazione “non ho tempo”, oppure “i libri costano troppo, c’è crisi”..

Ma in realtà si sa che non è sempre così. Molti giovani trascorrono gran parte del loro tempo davanti ai videogiochi, a messaggiare sul telefonino o chattare sui social, dunque perchè il tempo per la lettura non si trova mai?


Di ciò ne parla il linguista Raffaele Simone nel suo saggio “Presi nella rete“: “Le metamorfosi del leggere sono una parte della generale metamorfosi dell’imparare. I nuovi media – dice – sono un oggetto di attrazione a cui non si può resistere e un elemento di interruzione permanente. Intendiamoci, non è solo un problema italiano. Se si va alla Bibliothèque Nationale de France a Parigi ci si accorge che quasi tutti saltano continuamente dalla lettura ad altre attività: email, video, Internet”.

Qualche colpa va anche alle scuole che non incentivano e invogliano i giovani ad approcciarsi alla lettura. Bisognerebbe iniziare già nei primi anni delle scuole elementari a spingere i bambini a leggere libri, fumetti o quant’altro.

Invece, spesso gli insegnanti si lamentano solamente del fatto che i ragazzi leggono in maniera poco scorrevole, non sanno più scrivere e parlare in modo corretto, utilizzano un lessico ridotto con strutture sintattiche elementari, senza indagare oltre sulle cause di ciò. Naturalmente non si può generalizzare, ovviamente ci sono ragazzi che leggono e sono appassionati alla lettura anche cartacea.

Bisognerebbe trasmettere il messaggio che i libri aiutano a tenersi informati, a conoscere ciò che affligge il mondo per affrontare al meglio le situazioni.

Leggere è il cibo della mente.

redazione