”Il più grande pasticciere” – Intervista a Matteo Manzotti

Si chiama Matteo Manzotti, originario di Treviglio, candidato a diventare uno dei futuri protagonisti della Pasticceria Italiana nel mondo. Giovane ed ambizioso ha vinto un importante concorso di pasticceria con la favolosa torta ‘’ La Framboise ‘’ che ha segnato l’avvio di una sorprendente carriera. Concorrente del programma ‘’ Il più grande pasticciere ‘ di Rai 2 , ha potuto dimostrare , nonostante la giovane età, la sua determinazione e passione al pubblico italiano. A soli 17 anni conta diversi stage presso alcune delle più importanti pasticcerie.

Ciao Matteo, raccontaci un po’ della tua passione. Come nasce questa idea di dedicarsi alla pasticceria?

La ma passione nasce quando ero piccolo. Mio padre è pasticciere. Sin da bambino amavo frequentare il laboratorio insieme a lui dove ho potuto apprendere ciò che so. Dalla seconda media ho iniziato a frequentare dei corsi , al momento ho partecipato più di dieci corsi di formazione . Grazie a mio padre ed alla mia famiglia ho capito che questo sarebbe stato il mio lavoro.

A solo 17 anni puoi vantare di aver collaborato con importantissimi ‘’guru’’ della pasticceria italiana da cui hai potuto imparare tantissimo. C’è qualche aneddoto particolare che porterai per semprecon te?

Per me è stato importantissimo essere premiato da Iginio Massari . Partecipare al ‘’ Più grande pasticciere’’ ed essere giudicato da questi maestri della pasticceria è stata una grande esperienza. Quello che ho imparato è che in questa professione serve tanto studio e tanta tecnica. Devi proprio studiare per fare le cose alla perfezione. Se vuoi operare con l’alta pasticceria hai bisogno di tanto studio.

Quanto influiscono le tue origini nei tuoi dolci?

Io ho fatto uno stage da ‘’Sant’Ambroeus‘’ di Milano, un posto molto tradizionale  e da ‘’La Marianna‘’ anch’esso molto tradizionale. Posso dire che le mie origini geografiche non hanno inciso notevolmente sulle mie creazioni. Amo cimentarmi nella pasticceria di qualsiasi genere e provenienza, sia essa del Sud Italia o del Nord.

Nel Febbraio 2015 sei stato premiato da Iginio Massari, importantissimo maestro pasticcere di fama internazionale, cosa ricordi di quell’esperienza?

Essere premiatoda Iginio Massari è stata un emozione unica , ricordo che non riuscivo addirittura a crederci. Sono riuscito a vincere un concorso a cui hanno partecipato tantissimi pasticceri, più di settanta. Io ero tra i più giovani. Ricordo che ho addirittura pianto, èstata una grandissima emozione. Il maestro Massari mi fece anche i complimenti per l’equilibro dei sapori e la perfezione nella decorazione del dolce.

Insomma, tutto nasce con la tua creazione : la Torta Framboise Supreme. Ti va di raccontarci come nasce l’idea di un dolce?

Esatto, la gente ha iniziato a riconoscere il mio talento di pasticciere dopo che ho vinto questo concorso con ‘’La Framboise‘’. Un dolce nasce da un’ispirazione , non credo tutti riescano ad avere questa indole. A volte la notte penso alle ricette che potrei sperimentare e la mattina, in laboratorio, cerco di riprodurre il progetto della notte precedente nel migliore dei modi. Non sempre va a segno ma spesso riescono dei veri e propri capolavori come ‘’La Framboise‘’. Su questo dolce ci ho studiato per circa unmese , ho fatto diverse prove ed alla fine mi sono accorto che l’abbinamento Cioccolato-Lampone fosse vincente. Ho trovato la giusta decorazione, la giusta composizione e sono riuscito a realizzare questa dolce.

 Molti ti ricorderanno per la partecipazione alla trasmissione ‘’Il più grande pasticcere‘’. Cosa si prova a dilettarsi tra fuochi e fornelli davanti alle telecamere?

Non me l’aspettavo ma mi sono trovato molto bene. Sono riuscito a mantenere la concentrazione e non ho avuto grossi problemi. Ho scoperto che mi piace stare dietro alle telecamere mentre si lavora. E’ stata una grande soddisfazione, mi piace rivedermi ogni tanto.

Che ricordo hai dei giudici?

Il mio ricordo dei giudici è : un’ ansiaincredibile quando si arrivava al giudizio . Cercavo di apparire tranquillo ma in realtà dentro di me avevo una grande tensione, avevo l cuore che batteva a mille .Il più bel ricordo è quello di Luigi Biasetto. Si è complimentato molto per la mia crema pasticciera , dicendomi che nella mia preparazione era evidente la mia passione , la mia umiltà e grande determinazione. Queste parole dette d’avanti a tutta Italia sono state molto incoraggianti per me .

Come ti vedi tra dieci anni?

Io sto seguendo un percorso adesso, provo a creare un immagine di chi sono io e punto a crearmi un futuro. Tutto ciò che faccio adesso è per il mio futuro. Vorrei diventare uno dei protagonisti della pasticceria Italiana e nel mondo. Appunto per questo a partire da Gennaio andrò a Londra per continuare gli studi e frequentare diversi stage per poter perfezionare la mia pasticceria d’oltralpe .

 Hai qualche sogno nel cassetto?

Il mio sogno nel cassetto è aprire una catena di pasticcerie firmata Matteo Manzotti in giro per il mondo. Ovviamente con i giusti tempi . Diventare maestro di pasticceria e far conoscere le mie creazioni in tutto il mondo, sia a Milano che a Londra che a New York.

 

Gabriele Calabrò