Il ”Partenone dei libri proibiti”: la letteratura si fa arte

Si sente spesso parlare di arte e di cultura come forma di ”liberazione” dalle oppressioni, dalle ingiustizie. Certamente, questo è un tema che sta molto a cuore all’artista argentina Marta Minujìn, 74 anni e un grande spirito rivoluzionario. La donna, infatti, ha di questi tempi riacceso il dibattito sull’oppressione, molto sentito ancora oggi, e per far questo ha deciso di dar forma alla sua arte nella città tedesca di Kessel. Qui, infatti, è stato realizzato un vero e proprio capolavoro d’arte contemporanea: una copia del Partenone (da sempre simbolo della democrazia) realizzata interamente con 100mila copie di libri ”proibiti”, censurati. Tra questi, ”1984” di George Orwell, il ”Decameron” di Boccaccio, la ”Teoria Generale della Relatività” di Albert Einstein, ”Le metamorfosi” di Franz Kafka, ”il Candido” di Voltaire e opere di autori come Thomas Mann, Paulo Coelho, Niccolò Machiavelli, Tom Sawyer e addirittura ”Alice Nel Paese Delle Meraviglie”.

La stessa opera d’arte era già stata realizzata (in miniatura) nel 1983, a Buenos Aires, dalla stessa artista, proprio nel paese in cui negli anni Settanta, la dittatura aveva vietato volumi di Karl Marx e Fidel Castro, nonché “Il piccolo principe” capolavoro letterario di Antoine de Saint-Exupéry. Il ”Partenone”  letterario (”Parthenon of Books’‘), dunque, riproduce fedelmente l’originale nelle dimensioni e nella struttura, e non si può certo dire che sia privo di maestosità, soprattutto nel suo profondo significato: il fondere arte, cultura e letteratura, protestando contro il proibizionismo dilagante nel campo dell’editoria nella storia.

L’artista è stata aiutata, per la scelta dei libri ”censurati”, dagli studenti dell’università di Kessel, i quali hanno ben presto individuato, con minuziosa ricerca, più di 170 libri che erano stati o sono proibiti ancora oggi in alcune parti del mondo. L’opera fa parte di “Documenta 14”, una delle più importanti manifestazioni internazionali d’arte contemporanea europee.

Strutturalmente, il Partenone dei Libri è stato realizzato utilizzando un telaio di acciaio, sul quale sono state poste le copie di libri, relegate insieme attraverso nastri di plastica. Anche il luogo ove l’artista ha deciso di realizzare l’opera (”Friedrichsplatz”, piazza  della città sul fiume Fulda), è significativo, e si rifà al contenuto morale della stessa: difatti, il nuovo ”Partenone letterario” è sorto proprio su di un sito storico noto per essere stato teatro di barbarie nazista, poiché qui, nel 1933 i nazisti bruciarono circa 2mila libri facenti parte del loro programma di censura letteraria.

Ciò che emerge osservando questa splendida opera è la bellezza del suo insieme, ma il significato è ancora più profondo: è la resistenza politica contro ogni tipo di oppressione, contro ogni tipo di censura, poiché la libertà è conoscenza  e questa deve continuare a essere ricordata come un valore collettivo, un diritto fondante da conservare e preservare sempre.

La cultura porta perciò alla riflessione, la riflessione alla critica e la critica alla conoscenza nel suo senso più profondo: questo pare dirci l’opera di Marta Minujìn, questo è ciò che tutti dovremmo sempre ricordare. ”Parthenon of Books”: un altare magnifico alla Democrazia e alla Cultura nel cuore dell’Europa: assolutamente da vedere!