Il momento dell’addio: la Top 10 delle separazioni più difficili nel mondo del calcio

Il momento dell’addio rappresenta sicuramente uno degli avvenimenti più intensi nella carriera di uno sportivo, specie se questi è stato capace di entrare nel cuore della gente conquistandosene il culto e l’approvazione. Nel mondo del pallone ed in particolare negli ultimi dieci anni, il popolo calcistico si è visto passare una generazione gloriosa di campioni che fisiologicamente si sta concedendo al passaggio del testimone per i nuovi talenti che avanzano.

Del resto, è inevitabile che ci siano povere speranze sulla possibilità di assistere ad un vero lieto fine quando gli interessi economici oltrepassano ogni genere di sentimentalismo. Molti club europei hanno congedato calciatori che per non appendere anzitempo le scarpette al chiodo si sono lanciati in altri campionati e in nuove avventure.

Esaminiamo la Top 10 degli addii più discussi, sofferti e controversi nella nostra rapida rassegna.

#10 – Éric Abidal

L’ex terzino francese di origini martinicane ha lanciato un grande esempio di forza e determinazione nella propria carriera. La vittoria sul tumore al fegato ed il successivo ritorno sui campi di calcio sono stati una grande testimonianza della sua dedizione e della voglia di tornare a giocare. Ha annunciato definitivamente il ritiro il 19 dicembre 2014, disputando la sua ultima partita il giorno successivo con la maglia dell’Olympiakos.

#9 – Djibril Cissé

La notizia del suo ritiro è giunta da pochissimo e avrà sicuramente gettato l’ex attaccante della Lazio nello sconforto per via dei problemi
all’anca che lo affliggevano da tempo. Per Cissé, adesso 34enne, sarà praticamente inevitabile finire sotto i ferri nella speranza che il suo decorso post-operatorio possa rimetterlo nelle migliori condizioni possibili. Tra i suoi successi di prestigio ricordiamo la Champions League del 2005 conquistata con la maglia del Liverpool.

#8 – Iker Casillas


L’alzatore della Coppa del Mondo in Sudafrica ha difeso la porta delle Merengues per 25 anni se si considerano anche quelli trascorsi nella cantera. La sua conferenza stampa d’addio ai blancos affrontata con grande commozione ed orgoglio lo eleva semmai ce ne fosse ancora bisogno a vero e proprio simbolo del Real Madrid. Per il capitano e portiere della nazionale spagnola, ora in forza al Porto, 725 presenze e ben 18 trofei vinti con i blancos.

#7 – Roberto Baggio

Il divin codino è stato forse il più amato di tutti, non solo per le sue giocate ma anche per la passione che metteva ed il coinvolgimento che suscitava nei confronti dei tifosi. Il Pallone d’Oro 1993 ha chiuso la propria carriera 11 anni fa in un Milan-Brescia; il pubblico gli ha riservato la dovuta, meritatissima ed ultima standing ovation.

#6 – Paolo Maldini

Quello di Maldini è probabilmente uno degli addii più sofferti e controversi per via della polemica innescata con gli ultras nella sua ultima partita a San Siro. Il numero 3 del Milan, turbato ed innervosito da cori e striscioni ha lasciato anzitempo il terreno di gioco rinunciando al tributo dei compagni di squadra e dei 70mila sugli spalti. A Maldini spetta il record di presenze con i rossoneri, a quota 902.

#5 – Xavi


Oltre ad una fantastica sfilza di trofei conquistati con la maglia del Barcellona, il 35enne ora centrocampista e capitano dell’Al-Sadd può godere del primato per il maggior numero di presenze in Champions League (157) e nelle competizioni europee (173). Un palmares tutto da invidiare a cui si aggiunge una carriera interamente svolta nelle file dei blaugrana (dal 1991 al 2015 giovanili comprese). Il calcio spagnolo ha di certo perso uno dei suoi più grandi interpreti.

#4 – Steven Gerrard

Un altro addio giunto nel corso di quest’anno che ha riscosso un grande interesse in tutto il calcio europeo è quello dell’ex capitano dei Reds. Steve G è entrato nelle giovanili del Liverpool nel 1987 totalizzando complessivamente 186 reti in 710 presenze e proponendosi di diritto come grande bandiera nella storia del club di Anfield.

#3 – Javier Zanetti

Foto Daniele Badolato – LaPresse

Capitano più vincente della storia dell’Inter, Zanetti si è dimostrato oltre cheun giocatore dotato di grande spirito e tenacità anche un esempio di straordinaria correttezza per tutti i colleghi, gli appassionati ed addetti ai lavori. Può vantare una lunga lista di record durante la sua permanenza a Milano iniziata nel 1995 quando fu acquistato a titolo definitivo dal Banfield: è il giocatore con più presenze sia con i nerazzurri (858) che con la nazionale argentina (145) e ha collezionato 16 trofei in carriera.

#2 – Alex Del Piero

Per la principale bandiera della storia recente della Juventus, la data dell’addio è stata fissata al 13 maggio 2012 al termine della cavalcata scudetto che ne ha consacrato definitivamente la carriera. Per l’ex numero 10 bianconero, tuffatosi nelle avventure australiane prima ed indiane poi, 290 reti in 705 presenze ufficiali, record assoluto.

#1 – Senatori del Milan (Gattuso, Inzaghi, Nesta, Zambrotta)

I tifosi del diavolo avranno sicuramente annotato sul calendario una data che fino ad ora ha dimostrato di rappresentare un crocevia per la società rossonera. In quel Milan-Novara terminato sul risultato di 2-1 grazie ad un gol di Inzaghi, il popolo di San Siro ha dato il proprio addio a quei senatori che tanto avevano contribuito ai grandi successi del primo decennio del nuovo millennio.

 

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Giuseppe Forte