I momenti sportivi più intensi del 2015

Il 2015 sportivo non è di certo stato avaro con le emozioni e con gli episodi da ricordare negli anni che verranno. Sono diversi gli avvenimenti che hanno tenuto tutti gli appassionati incollati allo schermo della televisione per seguire i propri beniamini, impegnati nella rincorsa dei loro traguardi e dei loro sogni. E quest’anno le discipline che hanno regalato un sorriso non sono mancate; dagli sport di squadra a quelli individuali, passando per i grandi exploit e le performance da incorniciare.

Come spesso è accaduto però, il copione sportivo non ha deciso di attenersi a quello delle fiabe e di regalare ai tifosi un degno lieto fine. Si è trattato di quei casi in cui la cavalcata verso la vittoria si è interrotta in prossimità dell’ultimo gradino, generando una grande amarezza e talvolta anche fiumi di polemiche per via del traguardo sfumato.

Ed ecco che in questa rassegna proponiamo i momenti più intensi e nitidi nell’immaginario collettivo nel corso di quest’annata sportiva, quelli che hanno entusiasmato, dato delusioni o semplicemente fatto discutere.

La finale tutta italiana agli US Open

Disputatosi il 12 di settembre sotto la calura newyorkese, l’incontro tra Flavia Pennetta e Roberta Vinci sul campo centrale degli US Open passerà alla storia come una delle pagine più gloriose del tennis italiano. Due ragazze pugliesi, cresciute insieme, giunte all’apice della propria carriera in uno dei palcoscenici più prestigiosi e di fronte migliaia di spettatori. Un’istantanea meravigliosa che ha visto il trionfo in due set della brindisina, la quale ha scelto proprio Flushing Meadows come scenario per annunciare il suo ritiro dalle competizioni al termine della stagione. Quanto alla Vinci, fermatasi ad un passo dal trionfo, sarà impossibile dimenticare il suo splendido match in semifinale contro la numero 1 del mondo Serena Williams.

La finale di Champions League tra Juventus e Barcellona


Borussia Dortmund agli ottavi, Monaco ai quarti e il temutissimo Real Madrid in semifinale. Il cammino della Juventus nell’ultima edizione della Champions League è stato incredibile e contraddistinto da vittorie di grande prestigio. Giunta alla finale di Berlino del 6 giugno, la compagine bianconera si è tuttavia arresa allo strapotere del Barcellona, una squadra di alieni che può godere del tridente offensivo più prolifico d’Europa, quello formato da Messi, Neymar e Suarez. Il 3-1 finale è sembrato severo visto il grande impegno della squadra di Allegri, rimasta in partita fino a metà del secondo tempo, ma la buona prestazione non avrà comunque reso meno amaro il boccone per i sostenitori della Vecchia Signora.

Le imprese di Tania Cagnotto e Gregorio Paltrinieri ai Mondiali di nuoto a Kazan

Crediti: Gian Mattia D’Alberto / lapresse

28 luglio 2015: Tania Cagnotto è diventata la prima italiana nella storia a conquistare il titolo iridato nella specialità dei tuffi. Il meritatissimo trionfo è arrivato nella gara del trampolino da 1 metro, in cui la tuffatrice di Bolzano ha avuto la meglio sulle due avversarie cinesi Shi Tingmao e He Zi. I mondiali in Russia hanno visto la consacrazione di un altro atleta azzurro come Gregorio Paltrinieri, divenuto il primo nuotatore italiano ad aggiudicarsi il titolo di campione del mondo dei 1500 metri stile libero e a stabilire un nuovo record europeo.

L’avventura degli azzurri all’Europeo di basket


E’ un vero peccato che il cammino della squadra di coach Pianigiani agli Europei 2015 sia stato interrotto sul più bello. Dopo essersi destreggiati con grandissimi meriti nel girone eliminatorio di ferro sconfiggendo Islanda, Spagna e i padroni di casa della Germania, gli azzurri si sono visti spazzare i sogni di gloria dalla Lituania ai quarti di finale. Indiscutibili le qualità dell’avversario (che poi arriverà fino in finale perdendo dalla Spagna, ndr) ma le sensazioni trapelate dopo la sconfitta di Lilla hanno fatto intendere che ci sono stati rimpianti per non essere riusciti ad arrivare in fondo al torneo.

Il mondiale perso da Valentino Rossi a Valencia


Sul più che controverso finale del Motomondiale 2015 sono state spese fin troppe parole. Ciò che è rimasto e rimarrà probabilmente a lungo nella mente di Valentino è una delusione troppo grande, difficile da superare considerando le circostanze in cui il mondiale gli è sfuggito di mano. Biscotto spagnolo a parte, l’unica certezza del Dottore è quella di aver regalato una stagione straordinaria e ad altissimo livello al suo team, a tutti i suoi sostenitori e ovviamente a se stesso, nella speranza di avere già il giusto grado di “confidence” per andare a caccia del famigerato decimo titolo il prossimo anno.

Le vittorie di Sebastian Vettel in Ferrari


Prima di questa stagione, l’ultima vittoria della Rossa risaliva al 12 maggio del 2013 e portava la firma di Fernando Alonso. L’arrivo di Vettel alla corte di Maranello è stato indubbiamente il colpo più importante messo a segno dai vertici del Cavallino, capaci di dar vita ad un progetto tecnico e ad una vettura in grado di competere più volte con le velocissime Mercedes nel corso del campionato. Le analogie con la carriera di Michael Schumacher sono sembrate ancor più marcate dal momento che anche il 7 volte campione del mondo è arrivato in Ferrari in una profonda fase di crisi e ha lavorato con la squadra per risollevarne le sorti.

Sono tre i sigilli messi a segno da Vettel, gli stessi di quelli ottenuti da Schumi al suo primo anno in Ferrari nel 1996. Il quattro volte iridato si è imposto in Malesia sull’ostico tracciato di Sepang, in Ungheria (GP che non aveva mai vinto) e sulle anguste ed illuminate stradine del circuito di Singapore. Le basi per iniziare la rincorsa al titolo nel 2016 sono state piazzate.

I trionfi di Fabio Aru alla Vuelta e di Vincenzo Nibali al Giro di Lombardia


Dopo il 2013, il vincitore della corsa a tappe spagnola ha portato nuovamente la firma di un italiano. Questa volta è toccato a Fabio Aru, uno scalatore coriaceo, capace di conquistarsi definitivamente la gloria e la maglia rossa nella volata finale, dopo un lunga tira e molla con l’olandese Tom Dumoulin e l’idolo locale Joaquim Rodriguez.

Per Vincenzo Nibali, invece, non è di certo stata una stagione priva di difficoltà ma il successo al Giro di Lombardia è stato un gran risultato per arricchire il palmares con una delle classiche monumento.

Giuseppe Forte