I mercatini di Natale: un’atmosfera che non sopirà mai

Da sempre i mercatini di Natale hanno rappresentato l’ufficiale quanto attesa apertura delle feste natalizie, preannunciandoci dell’imminente arrivo delle festività. Così facendo numerosissime città italiane si trasformano letteralmente, per diventare almeno per l’intenso periodo natalizio, veri e propri villaggi di Babbo Natale, colorandosi di un’infinità di tonalità, tra artigianato e specialità locali, intensamente immersi in un’incredibile atmosfera calorosa, di festa e sapori d’ogni genere. Ogni mercatino offre mille idee regalo low cost da poter comprare in qualsiasi occasione e per chiunque faccia parte della nostra vita. Diamo una rapida occhiata tra i più suggestivi e storici d’Italia, sicuramente la perfetta cornice per la festività di Natale.

Tra le nostre regioni del nord che più nel corso della storia ha fatto propria e consequenzialmente fatto evolvere con affascinanti peculiarità “la tradizione del mercatino” è il Trentino Alto Adige, maggiormente rappresentato da città come Arco, Trento, Brunico e Merano.

Mercatino di Arco.

Di Arco, sicuramente ciò che stuzzica di più, ciò che suscita più interesse nel voler fare un giro, è volersi intrufolare, addentrarsi nei numerosissimi cunicoli, stradine e casette che circondano il centro storico. Scoprire l’atmosfera che offre, vorrebbe dire assaporare, essere completamente avvolti da una purissima quanto calorosa atmosfera natalizia, quasi impossibile non farsi catturare dagli incredibili profumi, colori e canti che arieggiano e che letteralmente conquistano ogni anno il mercatino e la città di Arco. Vi si potrebbe trovare di tutto, come oggettistica per la casa, caldi indumenti come pantofole, maglioni, guanti senza un immancabile tocco d’originalità, giocattoli di qualsiasi genere per qualsiasi età ed ovviamente prodotti tipici; inoltre per tutta la durata del mercatino sarà anche possibile fare innumerevoli gite turistiche per tutta Arco, come visite ai più importanti monumenti, mostre di presepi e concerti di Natale.

Mercatino di Trento.

I mercatini di Trento invece, si contraddistinguono particolarmente per quel tocco di singolarità che non sempre ci si aspetterebbe per una tradizione così radicata, con oggetti, giocattoli, arredamenti, decorazioni rigorosamente creati con materiali naturali, come pietre, resina d’alberi, acini d’uva, lana cotta, pigne e bacche, sempre più attenti ed aperti all’ambiente e all’ecologia.

Sono potenziate le modalità di raccolta differenziata, con bidoni di colore diverso e spiegazioni sia in italiano che in inglese, così da sostenere ed aiutare in ogni passo il visitatore piacevolmente sorpreso e coccolato nel lungo percorso dei mercatini. Si potranno quindi gustare più che squisiti canederli, gulash, zuppe e polente con piatti e posate compostabili, le bevande invece saranno servite su 8 mila tazze di ceramica lavabili alla fine d’ogni utilizzo. Infine mirati quanto leggeri questionari verranno somministrati per poter calcolare quanto e se ogni visitatore abbia apprezzato tale sistemazione ed organizzazione, e se avessero eventuali consigli da suggerire.

Per Brunico, non si intendono i classici mercatini di natale, è come se ci si immergesse in un illusorio quanto magico mondo atemporale, fuori d’ogni razionalità, totalmente intrisi da un’ammaliante e suggestiva atmosfera di luci e dolci melodie. Si potranno così assaporare i morbidi e deliziosi biscotti al panpaato, i quali come delle sirene per Ulisse, attirano a sé qualsiasi uomo o donna ignaro della loro bontà, biscotti allo Zelten, vin brulè e the bollente; le quali specialità contribuiranno a sottolineare la caratteristica atmosfera dei mercati di Brunico.

Mercatino di Merano.

Merano ad ogni occasione e ad ogni anno cerca di concepire e successivamente costruire mercatini di natale che possano influenzare e richiamare tutti e 5 i sensi: ascoltare, ammirare, gustare, respirare e toccare con mano la forte tradizione che da sempre ha sostenuto e fatto evolvere i suoi mercatini, facendosi totalmente avvolgere e conquistare dalla calda atmosfera che vi si crea.

Non in tutte le città italiane dove annualmente si organizza un mercatino di natale, forse la massima espressione d’inizio di tale amata festività, si riesce a percepire un clima così vero, sincero e avvolgente, in cui tra le tipiche pietanze altoatesine e gli artigiani, l’unico sentimento che si riesce ad avvertire è quello di un luogo incantevole, circondato un’infinità di prelibatezze e oggetti, frutto del più tipico artigianato di Merano. L’ambiente che si instaura e diffonde negli animi di tutti i visitatori è tra i più ammalianti d’Italia, il profumo di cannella e di spezie, dolci rigorosamente fatti in casa che risvegliano i ricordi d’infanzia. Le calorose casette in legno sparse per tutto il centro insieme agli alberi di natale aumentano la generale suggestione della festa di Merano, in cui sarebbe errato parlato solo di semplici e materiali mercatini, quello che si crea è qualcos’altro: una fiaba, un’atmosfera natalizia, tutta da vivere.

Ovviamente non solo in Trentino e in Alto Adige che si possono vantare grandi ed illustri tradizioni di mercatini di Natale, città come Verona, Napoli, Firenze e Roma, oltre a possedere un’illustrissima storia alle spalle e conosciute in tutto il mondo, vantano un onorato folclore:

Mercatino di Verona.

A Verona durante tutto il periodo dei mercatini e delle feste natalizie si possono vivere molteplici atmosfere tutte ampiamente formanti la più tipica e calorosa proprio di tal periodo. Ad iniziare dalle immancabili quanto caratteristiche bancarelle, sicuramente un fondamentale substrato di tali manifestazioni, rappresentati una solida base per ogni mercatino che si rispetti. Atmosfera senza dubbio resa più accogliente e apprezzabile da un’organizzazione resa ogni anno più efficiente possibile, basata su un massimo rispetto dei consumi e consequenziali risparmi energetici ottenuti. Luogo ogni anno prescelto per dar vita ad una tradizione fortemente sentita da ogni veronese non poteva non essere l’Arena, in cui riemergeranno dalle ceneri centinaia di anni di storia rappresentati da circa 400 pezzi di presepi, dando così vita alla Rassegna Internazionale del Presepio nell’Arte e nella Tradizione, provenienti da tutto il mondo e prodotti secondo antichissime modalità di lavorazione. Se invece si vorrà assaporare e toccare con mano sia da un punto di vista culinario sia d’oggettistica una cultura più nordica, allora sarà meglio dirigersi in Piazza dei Signori, la quale città di Norimberga, grazie al gemellaggio proprio con Verona, avrà la possibilità di “teletrasportarsi” per un breve periodo in Italia e far gustare ad ogni visitatore le proprie specialità: come gulash, zuppe d’orzo, distillati, grappe, torte di frutta secca, strudel con cannella.

Mercatino di Firenze.

Anche Firenze, per il breve periodo natalizio si trasformerà momentaneamente in una città tedesca, grazie al gemellaggio con Heidelberg, ospitando così maestranze culinarie ed artigiani tipicamente della città situata nel Baden-Wurttemberg (regione della Germania) Esponendo così a Santa Croce addobbi ed oggettistica di provenienza tedesca, oltre ad immancabili specialità come crauti, wurstel, dolci e vini speziati.

Mercatino di Torino.

A Torino e specificatamente a Borgo Dora si darà vita ad una delle manifestazioni fieristiche proprie del periodo natalizio più variopinte e suggestive d’Italia, con composizione floreali, oggetti in vetro, ceramica legno provenienti da numerosi paesi europei e non, come: Francia, Thailandia, Perù, Portogallo, Russia, Bielorussia, Argentina, Spagna. Si daranno quindi vita a mercatini che travalicheranno senza dubbio i semplici confini nazionali per poter offrire un carattere sicuramente più cosmopolita e far comprendere ad ogni visitatore in che modo, con che oggetti e specialità e soprattutto con che atmosfera ogni paese affronta ogni anno le festività natalizie.

Mercatino di Napoli.

Parlare semplicemente di “mercatini di natale” nel caso di Napoli sarebbe profondamente riduttivo ed irrispettoso. Come siamo perfettamente a conoscenza ogni manifestazione di questo genere è fortemente costruita e concepita sulla tradizione dei presepi, fondanti sulla presenza, per quanto possibile da piccole statuette in ceramica, legno, o qualsiasi altro materiale, non solo dei personaggi della santa famiglia con magi e pastori bensì anche rappresentanti caricature di protagonisti dello spettacolo, della politica e soprattutto dello sport, altra grande anima della città partenopea. Basta passare per via San Gregorio Armeno per comprendere e toccare con mano come la tradizione dei presepi a Napoli. Visibili potranno essere anche piccole botteghe dove si realizzano lavori artigianali, sia più che radicata nel substrato culturale della città

Senza dubbio, i mercatini di natale, in qualsiasi parte si possano trovare, rappresentano un’imprescindibile peculiarità dell’intero periodo natalizio, decretando sia concretamente con bancarelle, presepi, specialità ed oggettistica varia sia astrattamente nel nostro animo, l’inizio e la fine di uno dei momenti più belli e desiderati dell’anno.

Alfonso Lauria