I love Norcia: un progetto per ridare speranza

Dopo i terremoti del 24 Agosto e del 30 Ottobre il centro Italia è in ginocchio ma più che intenzionato a rialzarsi. È nato infatti il logo I love Norcia che ha l’obiettivo di raccogliere donazioni da destinare a progetti di utilità sociale, individuati dai cittadini stessi.

Il cuore presente nel logo raffigura la forma della città ma rappresenta anche l’amore, la passione e le sofferenze provate da tutte le persone coinvolte.

Promotore del progetto è Vincenzo Bianconi, presidente di Federalberghi nella provincia di Perugia; è partita da lui infatti l’iniziativa, che, coinvolgendo prima amici e parenti e poi i cittadini e autorità, è diventata realtà.

L’idea è quella di alleviare le ferite e garantire un futuro alle generazioni più giovani. I partecipanti all’iniziativa si sono quindi rivolti alla Fondazione Italia per il dono onlus che è intervenuta mettendo a disposizione una struttura per gestire un Fondo On l’US dedicato.

È nato quindi il Progetto Arca che si propone di costruire un luogo sicuro in una zona ad alto rischio per poter accogliere e proteggere i soggetti più vulnerabili come bambini e anziani. Sarà una struttura multifunzionale, un luogo di incontro per scambi di idee e per la condivisione delle esperienze, un oratorio del futuro.

L’arca vuole essere un simbolo contro lo spopolamento del paese e una sorta di monumento alla memoria, per far sì che i terremoti e le loro conseguenze non vengano dimenticati.

Una volta raccolti i primi fondi, per portare alla vita il progetto, verrà istituito un concorso aperto agli studenti di ingegneria e architettura a cui verrà richiesto un impegno anche sociale per progettare la struttura.

Quando il sogno diventerà realtà l’arca verrà aperta a tutti, ai cittadini di Norcia ma anche ai turisti e a chiunque voglia o debba passare per la città.

Un progetto quindi che coinvolge ogni sfera sociale, studenti, lavoratori, autorità; non è un caso che il comitato di I love Norcia sia composto dal Sindaco, dal parroco, da uno studente, dal medico, dal presidente del Consorzio degli imprenditori e dai volontari.