I 10 tipi di elettore che forse non meriterebbero di poter votare

Ultimamente, esauriti i temi del ‘grande caldo’ e non ancora giunti a quelli della ‘nuova ondata di gelo’, alcuni TG si sono impegnati per sfornare qualche notizia degna di tale nome. E no, non si parla del nuovo figlio di Kate Middleton, ma di manovre economiche e dibattiti politici.

Da tante bocche, tuttavia, ho sentito levarsi lamentele e polemiche poiché la scelta elettorale realizzatasi non era quella auspicata, anzi ha disatteso totalmente le aspettative degli elettori. Ho pensato di raccogliere in un questo breve decalogo i dieci tipi umani di elettore.
Con la ‘e’ minuscola, come al solito:

#1. Il (poco) Convincente
Il convincente appare magicamente durante il periodo pre-elettorale e, contrariamente a quel che sembra, non ha alcun interesse concreto nel convincervi.
Ma ci prova lo stesso! Inizia a stilare classifiche, graduatorie, tira fuori percentuali che neanche lavorasse negli archivi storici del Vaticano, dichiarazioni rilasciate quarant’anni prima da un esponente del partito che vi interessa, solo per convincervi che il vostro voto è sbagliato e sarebbe meglio indirizzarlo altrove. Fallirà e probabilmente verrà cancellato dalla rubrica telefonica.

#2. Il Disilluso
Ah, ma tanto sono tutti uguali!” è la frase-tipo del disilluso. Il problema del voto è qualcosa di totalmente irrilevante per lui, che ha passato il periodo pre-elettorale al mare e deciderà in cabina elettorale lanciando una monetina o sentendo l’ultima frase dai sondaggi e votando controcorrente solo per dire “Io quello lì non l’ho votato, colpa vostra!“. Ha la critica nel DNA ma se gli parlate di ‘cambiamento’ penserà che magari è ora di mettere a lavare la maglietta che ha addosso da un paio di giorni. Conosciuto anche come Mr. Si stava meglio quando si stava peggio!.

#3. L’Internauta
Sappiate già che avete perso qualsiasi confronto su argomenti di carattere politico. L’internauta per definizione ne sa più di voi. Tuttologo spicciolo, visita siti d’informazione e crede che Lercio e Il Corriere del Corsaro siano più affidabili dell’ANSA… e ve lo fa pesare! “Il Corriere del Corsaro è il futur0!!!111! NO AI G1oRNALI DI REGGGIME!” o qualcosa del genere. Purtroppo la libertà d’informazione è spesso confusa con il diritto di scrivere idiozie. Consiglio? Dategliela vinta, è un bambino.

#4. Il Fantozziano
Quello che subisce ancora, ininterrottamente, dal 1983.
Ed arrivarono le elezioni, naturalmente anticipate: Fantozzi, che sentiva molto quel suo diritto-dovere di cittadino, partecipò come sempre nell’incertezza, nell’indecisione e nella paura di sbagliare un’altra volta. Si mise allora a leggere di tutto: dall’estrema destra all’estrema sinistra! Poi si dette malato, e si chiuse in casa nella stanza della televisione.
Dalla mattina a notte fonda non perse una tribuna politica, né un comizio elettorale, né un dibattito a quattro, né un ping pong, né una tavola rotonda. Su tutti i canali esistenti pubblici e privati, e su tutti e tre i televisori di casa. Sballottato da tutte quelle informazioni e campane discordanti andò presto nel pallone più completo, e cominciò a soffrire di allucinazioni audiovisive.“.
Sbaglia ogni anno e se ne rammarica molto, per poi divenire preda facile del ‘disilluso’.

#5. L’Alternativo
Si sa, ad ogni elezione spunta qualche lista che non si è mai cag… che non ha un background tale da competere con le vecchie car… con i partiti rodati già da anni.
Ed è proprio quello il bacino naturale dell’alternativo: non sa perché, non sa per come ma voterà questi partiti dopo un’accurata ricerca nelle liste elettorali. Il partito in questione prenderà 4 voti: i fondatori più l’alternativo. Che almeno s’è informato, però!

#6. Il Cretino
Fa la foto in cabina elettorale e la posta su un qualche social, e barrisce orgoglioso: “IO HO FATTO IL MIO DOVERE!“… non sa però quel che rischia penalmente. E voi non diteglielo, che magari così ce lo leviamo di torno una volta per tutte.

#7. Il Paraculo
Agli antipodi da ‘Il cretino’ è colui il quale alla domanda “Chi hai votato?” risponde sorridendo sornione che “Il voto è segreto!“; non apprende, costui, che il voto è segreto per tutelare l’elettore, e non per nascondersi dopo aver fatto una cretinata. Con l’avvento di internet è ormai divenuto più facile ridurre la figura dei paraculo e si da più spazio ai cretini.
C’est la vie!

#8. Il GomBlottista
Scie chimiche, alieni, massoneria, spie, robot intelligenti, matite mutanti e schede elettorali truccate come una partita della Juventus giocata da Platinette. Tutto è buono per giustificare il fallimento post-elettorale del gomblottista, che deve pur sfogarsi dando la colpa a qualcuno, perché prima delle votazioni aveva scommesso la casa, il cane, il gatto, i due liocorni sulla vittoria elettorale ed ora… puf!
Ma si sa, “la stupidità umana è più grande della bontà divina” e quindi siate comprensivi che alla fin fine sono solo bonaccioni e sboroni. Da ignorare.

#9. L’Errore
“Ho votato il PD perché c’è Berlusconi che a me mi sembra uno a posto!”

“Ma quello era il PDL… e neanche c’era alle elezioni!”

“E che dici, per una L non me la danno esatta?”

“Ma non è un test!”

“Ah, va bene… che palle! Tu sei uno di quelli che vota komunista, t’ho capito!”

#10. Quello che ha detto NO!
Sostiene di essere un idealista perché secondo lui “…l’unico modo di cambiare il sistema è non votare!“. In realtà ha dimenticato di portare la scheda elettorale, o la carta d’identità, o il giorno del voto si è svegliato tardi e non aveva intenzione di percorrere tutta quella starada fino al seggio elettorale. In tutti i casi, non lo ammetterà mai e finirà nel girone degli Ignavi.
E così sia!

*In ogni caso, ognuno è libero di votare chi vuole, basta che lo si faccia senza inseguire slogan ma un’idea chiara.

Simone Dei Pieri