Hater: l’app per trovare l’anima gemella sulla base dell’odio comune

Oggi ci rivolgiamo a tutta quella larga fetta di poveri disperati che si interrogano sul destino della propria vita sentimentale: non temete cari, nulla è perduto semplicemente state vedendo il problema, se così può definirsi, dalla prospettiva sbagliata. Quante volte vi siete imbattuti nella ricerca della vostra anima gemella puntando su cose che piacevano ad entrambi? Tipo viaggiare, leggere un libro, guardare quella serie tv che ha avuto tanto successo o andare al concerto di quel cantante famoso. Il risultato? Un vero disastro! Troppo banali e poco originali, di questi tempi poi… Ma non deprimetevi suvvia, finché c’è la tecnologia c’è speranza, a mali estremi opterete per un robot, fino ad allora però provate a riporre il vostro ultimo spicchio di fiducia in questa recente trovata. Brendan Alper, magari disperato quanto voi, ha ben pensato di ideare un servizio di dating online, per il momento disponibile solamente in versione beta per gli utenti iOS, che mira a far conoscere chi odia le stesse cose, altro che Tinder ragazzi miei! Così a suon di “Condividi le cose che odi con chi ami”, Hater punta a sfruttare un sentimento negativo come l’odio, in un mercato in cui tutti i servizi si basano sulla condivisione di atteggiamenti e sentimenti positivi. Non sarà mica impazzito il nostro Alper? Ebbene in realtà non ha fatto altro che vederci molto lungo, trovando riscontro in numerosi studi di psicologia sociale i quali dimostrano come un atteggiamento negativo, provato nei confronti di una terza persona o di un oggetto, sia in grado di unire tanto quanto uno positivo.

Per quanto riguarda il funzionamento, pur copiando quello di Tinder se ne distacca nettamente per logica: qui infatti quel che conta per gli utenti è il sentimento di comune antipatia! A tal proposito la piattaforma, successivamente all’iscrizione, offre la possibilità di esprimere il proprio gradimento su oltre 3 mila argomenti: da Donald Trump a chi cammina troppo lentamente, fino a chi odia le multinazionali ma poi compra brand costosi. Per decidere basta scorrere il dito su un emoji: verso il basso per l’odio, verso l’alto per l’amore, a sinistra per dire che non piace, a destra che piace o, in alternativa, si può chiudere la scheda per esprimere neutralità. Per coloro che hanno sottolineato un possibile atteggiamento di incitamento all’odio, dal team leader assicurano che la piattaforma non fa altro che limitarsi ad individuare una lista di cose in comune che gli utenti odiano e che potranno utilizzare a loro vantaggio per trovare il vero amore, il fine giustifica i mezzi insomma!

Erminia Lorito