F1 – Le pagelle del Gran Premio di Russia

Il weekend del Gran Premio di Russia ha confermato ancora una volta il grande equilibrio nella lotta di vertice tra Ferrari e Mercedes e ribadito che le gare che ci appresteremo ad assistere da qui in avanti saranno decise dai singoli dettagli e dal cruciale sviluppo tecnico delle vetture. Il segnale più incoraggiante che ha dimostrato la rottura dello strapotere del team di Brackley, dominatore assoluto delle ultime tre stagioni, è arrivato sicuramente nella giornata di sabato, quando la Ferrari ha conquistato la prima fila con Vettel e Raikkonen, centrando un obiettivo che alla compagine di Maranello mancava addirittura dal Gran Premio di Francia del 2008 (ottenuto proprio con il finlandese e con Felipe Massa). Nonostante la prima vittoria in carriera del rinvigorito Bottas, assolutamente perfetto in gara dall’inizio alla fine, la Ferrari può intravedere il bicchiere mezzo pieno se si considerano le difficoltà che da sempre ha incontrato nelle qualifiche e in particolare il fine settimana negativo di Hamilton.

La Red Bull è sembrata stabilizzarsi nella terra di mezzo, troppo veloce per tutti gli altri ma anche troppo lenta per tenere il passo dei primi quattro piloti là davanti. A centro gruppo, la miglior performance di squadra è indubbiamente giunta dalla Force India, capace di andare a punti con entrambi i piloti in tutte le prime quattro gare del campionato; traguardo encomiabile per il team di Vijay Mallya, il quale può contare sulla tenacia dell’ottimo Perez e sulla giovane promessa Ocon, giunto al suo miglior risultato in carriera. Ottime anche le prestazioni di Hulkenberg con la Renault e di Massa con la Williams, entrambi nuovamente nella top ten dopo le convincenti prove in Bahrain.

Passo indietro per la Haas, poco competitiva per tutto il weekend, mentre è sembrata sprofondare sempre di più la McLaren, questa volta incapace persino di mandare Alonso allo start; lo spagnolo, probabilmente con la testa già alla 500 miglia di Indianapolis, è stato costretto al ritiro ancor prima di cominciare.

Valtteri Bottas: voto 10 – Preciso, efficace, costantemente più rapido di Hamilton. In una parola: perfetto. Nella gara di Sochi, l’alfiere della Mercedes ha dimostrato grande competitività dopo un inizio di stagione in sordina, mettendo anche la pulce nell’orecchio al suo più blasonato team-mate. Con una partenza al fulmicotone è riuscito a sbarazzarsi delle due Ferrari dopo curva 1 e con il ritmo gara mantenuto durante il primo stint si è assicurato la possibilità di andarsi a conquistare il gradino più alto del podio; bravo anche nel tenere a bada il rimontante Vettel sul finale di gara, grazie a quella freddezza tipica del DNA dei finlandesi.

Sebastian Vettel: voto 9 – L’unica sfortuna di Vettel è stata quella di centrare la pole position in una pista in cui dalla linea di partenza alla prima curva è presente un lungo rettilineo. Troppo facile per Bottas mettersi in scia alla rossa del tedesco e superarlo di pura potenza praticamente sul dritto. Il portacolori della Ferrari ha comunque confermato di esserci, sia con la testa che con le performance e l’arrembante finale di gara ne è stata una chiara dimostrazione. Il vantaggio di tredici punti su Hamilton e la competitività della vettura costituiscono un segnale incoraggiante per incrementare la leadership in campionato già dalla prossima gara.

Kimi Raikkonen: voto 8 – Iceman è tornato ad alti livelli con un weekend convincente e contraddistinto da un lavoro encomiabile. Vicinissimo a Vettel in qualifica, un po’ meno in gara dove ancora è sembrato accusare una mancanza di velocità sul passo complessivo. Il primo podio stagionale rappresenta tuttavia un buon viatico per proseguire la lotta alle Mercedes e per centrare obiettivi ancora migliori.

Lewis Hamilton: voto 4 – Il driver inglese farà bene a dimenticare in fretta il Gran Premio di Russia e concentrarsi sul futuro; davvero pesanti i distacchi accusati nei confronti del compagno di squadra, sia in qualifica che in gara. I problemi di surriscaldamento hanno forse condizionato le sue prestazioni ma questi non giustificano il suo weekend del tutto anonimo. Per il tre volte campione del mondo è tempo di riflessioni anche alla luce dei risultati ottenuti da Bottas, il quale già con la pole position ottenuta in Bahrain aveva fatto suonare il campanellino d’allarme.

Red Bull: voto 5 – I bibitari hanno fatto un passo indietro rispetto allo scorso anno in termini di competitività. L’inizio di stagione troppo incostante li ha di fatto estraniati dalle lotte di vertice. L’aspetto positivo è senza dubbio stato il quinto posto di Max Verstappen (voto 7), al quale difficilmente si poteva chiedere di più. Il secondo problema consecutivo ai freni (dopo quello accusato in Bahrain proprio dal driver olandese) che stavolta ha messo fuori gioco Ricciardo nelle prime fasi di gara ha confermato i problemi di affidabilità, i quali certamente non aiutano a finire i GP e a ottenere punti per la classifica.

Force India: voto 8 – Davvero straordinario l’avvio di stagione del team indiano, l’unico insieme a Ferrari e Mercedes che può vantarsi di aver terminato a punti con entrambi i piloti in tutte le gare fino ad ora disputate. Sempre preciso e puntuale il buon Sergio Perez (voto 8), adesso sesto in classifica generale, mentre eccellente è stata la prova di Esteban Ocon (voto 9), mai come questa volta vicino al più esperto team mate in termini di prestazioni.

Nico Hulkenberg: voto 8 – Protagonista di uno stint mostruoso con le ultra soft (ben 40 giri), l’esperto driver tedesco ha bissato il piazzamento a punti del Bahrain e stravinto nuovamente il confronto con il proprio team mate Jolyon Palmer (voto 3), autore invece di un weekend disastroso: a muro in qualifica e messo fuori gioco dalla Haas di Romain Grosjean (voto 3) subito dopo la partenza della gara.

McLaren: voto 2 – Incredibile vedere un team storico e glorioso come quello di Woking relegato ai bassi fondi della classifica. Con un Fernando Alonso sempre più distaccato e in preda alla frustrazione, il rischio è quello di bruciare anche un altro talento come quello di Stoffel Vandoorne (voto 5), per la prima volta quest’anno giunto almeno alla bandiera a scacchi.

Giuseppe Forte