Quando da una banana si crea un’opera d’arte – Stephan Brusche e i suoi “fruitdoodles”

C’era una volta, in un semplicissimo cesto di frutta, una banana, da lì partì l’intuizione geniale quanto innovativa e divertente e la storia ebbe meravigliosamente inizio. Stiamo parlando di un artista olandese Stephan Brusche, meglio conosciuto come @isteef “l’artista delle banane d’arte”.

Si sa, niente, nella società in cui viviamo o in tutte le epoche passate vissute dall’uomo, si può minimamente immaginare prima di una sua concreta ed effettiva comparsa nella realtà, avreste mai lontanamente pensato che si potessero creare vere e proprie opere d’arte su semplici bucce di banana?

Il lampo ,alquanto diverte, di genio si ebbe la prima volta circa 4 anni fa, spiegando che tutto partì da un’azione assolutamente spontanea, in cui si voleva semplicemente “postare” un’immagine su Instagram, da quella prima foto iniziò un incredibile successo. Stephan pensava ad una banana e si domandava cosa sarebbe spuntato e cosa sarebbe potuto succedere se vi disegnava un volto o una qualsiasi altra immagine sopra la buccia. “Ho preso una banana” ha dichiarato Brusche “ed ho iniziato a disegnare”…” Ero abbastanza stupito di come una normalissima buccia potesse diventare qualsiasi cosa” Da lì in avanti, tra le più importanti quanto amate opere d’arte, furono rappresentate sopra numerose bucce di banana, creando anche una simpatica quanto curiosa “ alternativa” alla conoscenza della storia dell’arte di qualsiasi pittore ed età.

Prima del prepotente avvento di Instagram, non vi erano altre quanto rapide possibilità per poter divulgare le proprie foto o video, e raggiungere così in qualsiasi momento un numero spropositato di persone; nel caso di Stephan prima vi era posto solo per una famosissima “banana d’arte”, dipinta per la precisione dal Andy Warhol nel 1967, assoluta anima della pop.

Semplicemente usando una normalissima “bic” nera, Brusche incide ogni buccia che gli possa capitare sotto mano ( in tal caso cartolerie e fruttivendoli hanno registrato da 4 anni a questa parte un incremento considerevole degli affari ) e da quando iniziò ve ne sono ormai tantissime, diffuse in tutto il mondo proprio grazie a questo potentissimo social, specificatamente creato per diffondere foto e video di qualsiasi tipo, applicando a piacimento filtri e condividerli istantaneamente su ulteriori piattaforme social.

Sicuramente dalla loro comparsa ogni piattaforma ha sicuramente contribuito molto alla relativa diffusione di qualsiasi personaggio prima ampiamente sconosciuto dal grande pubblico, e successivamente dopo aver capito e saputo soprattutto sfruttare le grandi potenzialità del web diventare vere e proprie “stelle” tramite il semplice uso di canali social. Come avrete capito lo stesso felice destino toccò a Stephan, il quale senza la giusta dose di originalità, fantasia e molto tempo da dedicare non avrebbe potuto avere lo stresso incredibile successo; oggi il profilo dell’artista conta circa 16.000 seguaci, i quali aspettano ogni giorno nuove ed ironiche trovate “di frutta”.

Le sue opere più famose sono di fatto i “fruitdoodles”, ovvero “scarabocchi di frutta”, in cui come detto, l’artista partendo da alcune bucce di banana, letteralmente si sbizzarrisce nei soggetti più vari, riproducendo episodi della Bibbia, animali, personaggi famosi, come la famosissima Marylin Monroe, nella scena della gonna alzata, al passaggio della metro ( nel film Quando la moglie è in vacanza ). Non manca neanche il celebre attraversamento sulle strisce pedonali dei Beatles o opere d’arte come il “Bacio” di Klimt e l’episodio più famoso della Cappella Sistina, ovvero la creazione di Adamo.

Senza dubbio Stephan Brusche non ringrazierà mai abbastanza Instagram, senza cui, la creatività del trentasettenne olandese avrebbe fatto sicuramente più fatica ad acquisire in poco tempo tutto il successo e soprattutto il giudizio del mondo intero; da questo esperimento poi ne scaturirono vere e proprie icone vendute e stampate su magliette e gadget, tazze e poster.

La storia di Stephan è un ulteriore esempio che in questo mondo fa strada, la costruisce, la solidifica edificandogli attorno solo chi sa ingegnarsi, partendo ad osservare la semplice e cruda realtà ha saputo trarre innovativi spunti per renderla un po’ più divertente; qualsiasi idea e qualunque cosa, come in questo caso un oggetto comune, viscido e sicuramente insolito come la banana può, se sostenuto, diventare vincente. I veri creativi sono appunto coloro che trasferiscono un oggetto usato normalmente ogni giorno e sanno trasformarlo in qualcosa di unico, di divertente, insomma un’opera d’arte. Da Man Ray a Warhol fino a Duchamp e surrealisti.

Qualsiasi progetto si decida di intraprendere basta saperci credere e soprattutto, sfruttare i canali giusti di diffusione. La tecnologia ed il progresso, almeno in questo originali caso, sono stati dalla nostra parte.

Alfonso Lauria