Festival di Sanremo: quando l’ironia travolge la musica

Il Festival più atteso della canzone italiana si è appena concluso e noi iniziamo già a sentirne un po’ la mancanza. Campione per giorni indiscusso di ascolti e share, si è aggiudicato l’impresa di tener incollati alla tv milioni e milioni di telespettatori. Piuttosto però lasciate perdere l’immagine alquanto surreale degli italiani appiccicati al grande schermo, pensate ad un qualcosa di più realistico, magari tipo ad una serie di intervalli lunghissimi di tempo in cui una sbirciatina qua e là al proprio smartphone non guastava mica. Sarà che ormai in sua assenza non riusciamo a vivere degnamente la nostra vita e, nella fretta di dover assolutamente restare connessi oscillando tra mi piace e commenti vari, non ci siamo resi conto che l’abisso sconfinato del mondo virtuale è riuscito nell’intento di rubare, per l’ennesima volta, la scena a tutti. Altro che voce, interpretazione e look vari! Il vero dibattito a dir poco costruttivo ha interessato ben altro! Dal tanto chiacchierato bacio tra Robbie Williams e la De Filippi all’ira funesta di Maurizio Costanzo, seguito dal simpaticone di Totti che, se decidesse un giorni di appendere le scarpe da calcio al chiodo, avrebbe ottime chance di sbarcare come comico. Ritornano poi a grande richiesta i classici tradizionali, dall’assenza del maestro Vessicchio  all’insolita abbronzatura di Carlo Conti, particolari che sembrano non essere passati per niente inosservati. Niente favoritismi o sconti di favore: pare proprio che delle serate del Festival nessuno sia riuscito ad uscirne immune. Così se è vero che tutti cantano Sanremo, questa volta pare che ad avergliele suonate, e pure di santa ragione, non siano stati solo gli artisti in gara!

Erminia Lorito