Emporio Portobello, il supermercato che regala la spesa se ci lavori

In questi tempi incerti, fare la spesa per qualcuno può rappresentare un problema; così per aiutare quelle famiglie con gravi problemi economici, il Centro Servizi per il Volontariato di Modena ha deciso di creare un supermercato proprio per loro. L’Emporio Portobello, attivo dal 2013, ha il compito di rispondere alle paure e incertezze economiche di famiglie e disoccupati, scelti in collaborazione con i servizi sociali in base all’Isee, i quali hanno a disposizione in maniera totalmente gratuita una tessera e un tot di bollini per fare la spesa nell’arco di un anno. Non stiamo parlando di concessioni gratuite, ma di uno scambio, questi infatti, dovranno offrire in cambio il proprio lavoro almeno una volta a settimana.

Lo racconta Angelo Morselli, presidente del Centro per il Volontariato: “L’idea ci è venuta semplicemente ascoltando i problemi dei nostri concittadini. La situazione è allarmante”. Così Emporio Portobello vuole essere un’opportunità concreta per molti in difficoltà: “Crediamo molto in questo progetto – dice Morselli – e vogliamo si mantenga la dimensione dell’acquisto, nessuno regala niente, ma coinvolgiamo le persone in un progetto specifico. Noi vogliamo stringere un patto con gli utenti che accoglieremo nei nostri locali. Ci sono delle condizioni e sarà fondamentale per tutte le parti rispettarle”.

Tutto ciò comporterà un cambio di stile di vita. “Portobello sarà composto da tre locali: magazzino, supermercato vero e proprio e un’area di incontro con le associazioni. Intendiamo instaurare con gli utenti un vero dialogo per cercare di assisterli in questa nuova fase di vita. Cambiare lo stile di consumo sarà uno dei primi obiettivi. In cambio chiediamo a chi usufruirà del servizio, di venire almeno una volta a settimana a lavorare come volontario presso la struttura. È il segno concreto che non stiamo facendo nessuna carità, ma cerchiamo di coinvolgere direttamente gli utenti nel percorso di uscita dal disagio”.

Questo progetto, oltre che dal Centro Servizio per il Volontariato, è supportato da numerose associazioni presenti sul territorio di Modena come: l’Associazione Porta Aperta Modena, Insieme in quartiere per la città, Arcisolidarietà, Forum delle associazioni familiari della provincia fino all’Associazione Papa Giovanni XXIII e tante altre. Ad essere coinvolta è però tutta la cittadinanza, infatti, sul sito (PortobelloModena.it) chiunque può dare il proprio contributo: si può “donare una spesa”, ovvero una donazione di denaro oppure le aziende possono donare direttamente prodotti d’acquisto. Infine, l’iniziativa si allarga anche a studenti o semplici cittadini che vogliono, a titolo gratuito, dare una mano a gestire la struttura.

Purtroppo – conclude Morselli – il nuove welfare dovrà passare per forza dal volontariato. Per le famiglie non si tratta più di non riuscire ad arrivare alla fine del mese, ma nemmeno alla terza settimana. Se mancano i fondi e gli aiuti a livello statale, bisogna che siano i cittadini a rimboccarsi le maniche. All’inizio le nostre ambizioni erano più ridimensionate, ma siamo sommersi di richieste prima ancora di cominciare e stiamo cercando di diventare un punto di coordinamento per la nascita di altre realtà sul territorio. Grazie all’aiuto dei tanti volontari locali abbiamo deciso di accettare la sfida”.