Le torture che Richard Trenton Chase – Il vampiro di Sacramento

Chase è uno schizofrenico affetto dalla sindrome di Renfield; una sindrome molto rara, che consiste nell’essere ossessionati dal sangue fino al punto di berlo, questa psicosi ha tre fasi: il soggetto taglia le sue stesse braccia per berne il sangue, successivamente si concentra sugli animali che uccide per il medesimo scopo, per poi passare alle persone sfociando a volte anche in atti di cannibalismo.

Il frullatore rinvenuto a casa di Chase veniva utilizzato per tritare le viscere degli animali che catturava o comprava e che poi beveva. Ma passiamo alla fase successiva, quando Richard Trenton Chase avverte l’impulso di agire sugli essere umani, parliamo in particolare di una delle vittime: Teresa Wellin, giovane donna incinta di tre mesi.

Il 23 Gennaio 1977 Chase si aggira per le strade intrufolandosi in varie abitazioni, fino a quando, al 2360 di Tioga Way, entrando in una cucina trova Teresa Wellin intenta a buttare la spazzatura, immediatamente Chase  esplode tre colpi di fucile calibro 22, dei quali uno oltrepassa la mano di Teresa e le esce dal gomito graffiandole il collo, il secondo le ferisce di striscio il cranio e il terzo diretto alla tempia la uccide.

Chase a questo punto prende dalla cucina un coltello e un barattolo di yogurt, trascina il cadavere in camera da letto e dopo averle tirato su la maglia fino a scoprirne il seno, le abbassa i pantaloni fino alle caviglie allargandole le gambe, abusa del cadavere, apre il suo petto e ne rimuove le interiora. Non contento la pugnala più volte ad un polmone, al fegato e al diaframma lasciando intatto il seno, estrae  i reni, ma in un secondo momento li reinserisce,  poi riempie la bocca della povera donna di feci ed infine sgozza la donna e comincia a berne il sangue usando il barattolo di yogurt.

Quattro giorni dopo, Chase uccide altre quattro persone, tra cui un neonato (il cui corpo sarà ritrovato solo il 24 marzo nei pressi di una chiesa), con lo stesso metodo adottato per Teresa Wellin.

Il 2 gennaio 1979 si aprì il processo a Chase che si concluse con una condanna a morte (emessa l’8 maggio) per l’omicidio di sei persone. Il 26 dicembre 1980, dopo più di un anno dalla condanna (in cui fu ripetutamente interrogato da psichiatri dell’FBI nel tentativo di tracciarne un preciso profilo psicologico), Chase si suicidò ingerendo un’enorme quantità di farmaci antidepressivi.

 
redazione