Ecco Easy Reading: il font che aiuta le persone con dislessia

Nasce dall’idea di Federico Alfonsetti, un ex editore che all’età di sessant’anni si è reinventato ed ha deciso di dedicarsi alla sua grande passione: il font. La necessità viene mossa in seguito all’esperienza personale del tipografo, il quale, spesso si trovava ad aiutare il figlio ed il compagno di scuola a studiare. All’epoca entrambi avevano 8 anni, entrambi erano intelligentissimi, ma notò una differenza sostanziale nella velocità e capacità di lettura tra i due.

La dislessia, nota anche con l’acronimo DSA, consiste in un disturbo della lettura; nel dettaglio chi non ne è affetto legge le prime lettere che compongono una parola intuendone il significato ed andando avanti; chi è dislessico invece legge ogni singola lettera per poi comporre la parola; la difficoltà va inoltre ad aumentare se le parole vengono scritte con un carattere molto stretto e poco differenziato. Easy Reading nasce quindi per differenziare ogni lettera dall’altra: una “p” non è uguale ad una “d” rovesciata e questo rende i caratteri unici, agevolando la lettura di tutti.

Federico Alfonsetti ed altri 5 collaboratori, una volta creato il font, l’hanno consegnato all’Ordine degli psicologi della Toscana che l’hanno testato su oltre 600 studenti della scuola elementare.

Il risultato? “Leggere con questo font equivale ad un miglioramento pari a un anno di lettura – afferma Alfonsetti – perché il font è strutturato in modo da evitare lo scambio percettivo tra lettere simili per forma e l’effetto affollamento percettivo, che è quello che crea difficoltà nei dislessici”.

In poco tempo alcune case editrici l’hanno adottato per la stampa di libri per bambini, ma non solo. Le conferme arrivano anche dal Miur e dal Ministero dello Sviluppo economico che l’hanno premiato per il suo design innovativo. Ora Easy Reading è pronto per l’estero; è presente sul sito della Monotype Corporation, la più prestigiosa multinazionale statunitense che si occupa di design tipografico. Perfino Microsoft sarebbe interessata ad avere questo particolare carattere che è già stato testato e tradotto per le lingue latine. Il colosso però avrebbe deciso di esaminare ulteriormente l’efficacia del font affidando le nuove sperimentazioni ad un’università italiana con la supervisione americana.

Sono circa 700 milioni le persone che nel mondo soffrono di dislessia. Gli ideatori del font sperano di riuscire ad adattarlo per il 2018 anche per altri alfabeti come il cirillico, il greco antico, il russo e le lingue slave. Easy Reading potrebbe riuscire nell’impresa di semplificare la vita di milioni di persone e tutto questo partendo dall’alfabeto.

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Aurora Erbì