Dal Mojito del “La Bodeguita del medio” a quello molecolare

Sebbene l’estate sia finita e non essa il grande abbinamento caldo-monito, oggi noi di Social Up vogliamo comunque proporvi una novità assoluta: il mojito molecolare. Per farlo tuttavia vogliamo prima riprendere quella che è la storia di questo fantastico, ma violentato cocktail nella speranza che questo possa allettarvi.

La storia del mojito è senza basi certe o quantomeno confuse, chi la lega ad Attilio De La Fuente barman de “La Bodeguita del medio” un bar dell’Habana, chi invece a tale Angelo Martinez sempre barman dello stesso locale. Poi c’è chi addirittura arriva al XVI secolo e lo lega al pirata Francis Drake, ma di certo è arrivato ai giorni nostri grazie alla celebre frase dello scrittore Ernest Hemingway “My mojito in La Bodeguita, My daiquiri in El Floridita“.
Di certo il famoso cocktail deve molta della sua fama al proibizionismo americano, infatti molti attori e scrittori, durante questo periodo, erano soliti andare all’Habana per bere alcolici e fare vita mondana. Per quello che riguarda l’altra parte dell’incipit, “l’incantesimo”, deriva dall’origine del suo nome mojo (appunto incantesimo nella terminologia voodoo) ma anche qui nascono diatribe sull’attribuzione: Mojadito (umido nella lingua spagnola) ma anche Mojo un condimento tipico della cucina cubana a base di aglio e agrumi. Tutta questa incertezza su nome e storia fanno ancora più “leggendario” questo cocktail che al giorno d’oggi vanta una innumerevole schiera di variazioni.

La ricetta base legata a “La Bodeguita del medio” impone nell’ordine: il succo di mezzo lime, zucchero di canna raffinato (2 cucchiani), menta cubana (10 foglie), rum (13/4 oz) ghiaccio a cubetti e fino a fine bicchiere acqua gassata.

E’ facile incontrare la variante italiana che sostituisce il ghiaccio tritato a quello a cubetti e pestato con il muddle il mezzo lime, questa volta tagliato in 4 pezzi. Le altre varianti sono la completa eliminazione dell’acqua gassata aumentando a 1 intero il lime, oppure sostituendo l’acqua gassata con la lemon soda o addirittura con la tonica. Si è poi stravolta la ricetta base nel Virgin mojito (eliminando il rum), nel black mojito (sostituendo il rum con un liquore alla liquirizia), nel mojito fidel (sostituendo acqua con birra) ma ne esistono molti altri legati spesso alla fantasia dei barman.

Girando sul magico mondo di internet è comunque possibile trovare una versione decisamente atipica del mojito, ma che sicuramente è da provare almeno una volta nella vita!

redazione