Frescoes of Baronial Hall (15th century), detail, Della Manta Castle, Manta (Cuneo), Piedmont, Detail, Italy, 13th-16th century

Tutto quello che credevi fosse il Medioevo non è vero

Chi pensa che il Medioevo sia stato solo caccia alle streghe e castelli non sa che cosa sia stato davvero il Medioevo. Se pensate che il Medioevo sia stato un buco nero fra l’Impero Romano e Botticelli, allora non avete studiato abbastanza. Il Medioevo è un periodo storico molto travisato dai contemporanei, eredi di una tradizione che ha voluto consegnarlo come il millennio bigotto dei papi e degli imperatori. Il termine “Medioevo” nasce proprio con una connotazione negativa, tanto che in storia greca si è trasposto il suo significato (ovviamente travisato) nella dicitura Medioevo ellenico, una “Dark Age” della Grecia frapposta fra gli Achei e Omero, una voragine oscura che, a dirla così, può anche suscitare un brivido di ribrezzo o terrore nel lettore del 2015.

A dispetto di ogni tendenza, il Medioevo è stato un periodo molto produttivo, certamente fatto di papi corrotti e politici bastardi, ma ha gettato le basi della civiltà europea come oggi la conosciamo: senza il Medioevo non ci sarebbe stata l’Europa come noi oggi la concepiamo sulle cartine geografiche. Ecco perché di seguito sono proposte 10 curiosità e luoghi comuni da sfatare sul Medioevo che, ai più, potranno sembrare dissonanti con quello che conoscono, ma proprio per questo veritieri al 100%!

1. LE INVASIONI BARBARICHE E IL CROLLO DELL’IMPERO ROMANO D’OCCIDENTE

Scordatevi immagini del genere… Chi pensa che la caduta dell’Impero Romano sia stato un avvenimento che abbia stravolto l’Europa come un terremoto deve ricredersi: in realtà è stata una caduta senza rumore e non è stata così eclatante come la si vuole far credere. Non bisogna immaginare che i cambiamenti siano stati così repentini come spesso ci viene fatto credere: non è che nel 475 si è nati romani e nel 476 si è nati medievali!

Le cosiddette “invasioni barbariche” sono state la causa ufficialmente riconosciuta del crollo dell’impero nella maggior parte dei manuali di storia delle scuole. In realtà, sono un’invenzione di noi occidentali. Si, un’invenzione. Nei paesi germanici questi episodi sono conosciuti come “migrazioni barbariche“. Il senso del termine è più mitigato, ma probabilmente più afferente alla realtà. Infatti, non si deve immaginare (o almeno non sempre) che i barbari abbiano fatto razzie, sterminato bambini e stuprato fanciulle. Al contrario, sono stati i romani stessi che, a fronte di problemi economici, politici e amministrativi interni, hanno deciso di chiamare questi “straccioni alti, biondi e muscolosi” a far parte del loro esercito cedendo loro  degli appezzamenti di terra per ricambiarli del supporto.

Inoltre, la deposizione degli imperatori d’Occidente a quel tempo era una vera e propria “moda”, ma è ricordato l’episodio di Odoacre per il fatto che salì al trono un barbaro. In pratica, l’amministrazione romana era in ginocchio e, se non si è autodistrutta, ha aiutato parecchio se stessa a farlo in silenzio…

2. CHE COS’E’ L’UMANESIMO?

Niente. Esatto: che cos’è l’umanesimo se non niente? Dal punto di vista prettamente storico, l’umanesimo non è un vero e proprio periodo storico (secondo le canoniche partizioni storiche non lo sarebbe nemmeno il Rinascimento), piuttosto un movimento culturale, un’inversione di tendenza solo in una prospettiva letteraria e artistica. E’ un invenzione degli intellettuali del ‘400, gli stessi intellettuali che hanno inventato il termine “Medioevo“. Nell’ottica umanistica, e poi rinascimentale, il Medioevo era quel periodo che si frapponeva fra il presente e l’età d’oro della classicità, età della perfezione e della bellezza.

Si è sempre fatto una distinzione abbastanza marcata fra il bello classico e rinascimentale e il deplorevole Medioevo. Storicamente, Petrarca è uno scrittore medievale, ma poiché scriveva bene, il che è innegabile, è considerato alla stregua del “primo umanista”, proprio come Boccaccio; Giotto è capace, quindi non è a tutti gli effetti medievale, pur essendolo…

3. FIRENZE E L’ARCHITETTURA DEL BASSO MEDIOEVO

Un discorso analogo al precedente può essere fatto per Firenze, una delle città più belle del mondo che di solito la si considera come la città rinascimentale per eccellenza. Ebbene, di rinascimentale, rispetto all’architettura medievale, c’è ben poco. La maggior parte di ciò che chiamiamo “rinascimentale” è in realtà di origine medievale. Essere la culla del Rinascimento non fa di Firenze una città di origine rinascimentale. Giusto a titolo informativo, Palazzo Vecchio risale al XIII secolo; l’edificazione della Loggia dei Lanzi si data attorno al 1376 – 1382; il Battistero di San Giovanni è del XII secolo; Santa Croce fu iniziata nel 1294; il primo progetto di Ponte Vecchio risale addirittura a prima del 1000! Siete ancora convinti che Lorenzo il Magnifico abbia dato tutto a Firenze?

4. LA COSMOGRAFIA MEDIEVALE: COME SONO FATTI LA TERRA E IL MARE

Nel Medioevo si credeva che la Terra fosse al centro dell’Universo come era descritto nella Bibbia, il libro che non si poteva trasgredire. Ma non è vero che nel Medioevo si credeva che la Terra fosse piatta: al contrario, si concepiva già la Terra con la forma sferica. Certamente la Terra che si immaginava l’uomo medievale era più piccola rispetto a quella di oggi, ma sempre rotonda come una palla! Che poi non sapessero l’esistenza dell’America, è un altro paio di maniche.

Inoltre, la cartografia dell’Alto Medioevo (dal 476 al 1000) non aveva degli standard di rappresentazione. Erano tutte rappresentazioni cartografiche arbitrarie. Solo nel corso del Basso Medioevo, con l’invenzione della bussola e la “rudimentale scoperta” dei poli magnetici, la rappresentazione del mondo si avvicina sempre di più a quella odierna: si rappresentano con maggior consapevolezza i punti cardinali dando loro la posizione convenzionale odierna sulla mappa. In precedenza le carte geografiche erano rappresentate basandosi sulle località più importanti come punto di riferimento. Gerusalemme era sempre posto in alto: perciò, arbitrariamente, l’Est stava “in alto” nelle cartine del Medioevo.

5. MARCO POLO, LA CINA, LA SETA E LA CARTA 

Alcuni pensano che Marco Polo sia stato il primo uomo in Cina. Non è vero perché Marco ha seguito le orme del padre e degli incipienti commerci verso l’Oriente. Per esistere, qualcuno l’avrà pur percorsa la “via della seta“, no? Marco Polo era un diplomatico che ha dettato al suo compagno di cella Rustichello da Pisa “Il Milione” che è giunto in lingua toscana. Il nome dell’opera potrebbe riferirsi alla distanza percorsa da Marco Polo, ma non è da escludere che sia un riadattamento di “Emilione” (da cui “Milione”), forse un nome proprio per distinguere Marco dagli altri omonimi della famiglia.

“Il Milione”, in realtà, non è solo un diario di viaggio, ma è un vero e proprio vademecum del mercante medievale che fornisce interessanti consigli per il cambio di valuta fra l’Occidente, che utilizzava la moneta, e la Cina, in cui era più diffusa la banconota.

Inoltre, la seta non era sconosciuta in Europa: dalla Cina vennero importate solo le modalità di fabbricazione a partire dal baco del gelso che si rivelarono più fruttuose e più facili da gestire.

6. SALADINO, GLI ARABI E LE CROCIATE
Il concetto di “crociata” è molto più complesso da spiegare di quanto molti pensino. La crociata è stata una guerra santa condotta su motivazioni religiose che avrebbero previsto ricompense spirituali. Tuttavia, le crociate non hanno come finalità la conversione degli infedeli, il che ovviamente non le renderebbero guerre sante poiché erano finalizzate solo alla liberazione di Gerusalemme.

In origine si pensava di intraprendere una sola crociata diretta verso i Turchi (e non gli Arabi come tutti credono!). Se si studiasse meglio la storia si comprenderebbe quanto gli occidentali abbiano fatto male agli orientali rispetto a quanto loro abbiano fanno male a noi. Anzi, il contributo culturale arabo non si limita “all’invenzione dei numeri da parte del nonno di Arafat” come direbbe la grande scrittrice Oriana Fallaci, le cui frasi vengono sbandierate a sproposito per inneggiare al conflitto senza comprenderle appieno. Gli Arabi hanno fondato Palermo e hanno intessuto fitti commerci con l’Occidente, per non parlare del patrimonio filosofico giunto attraverso gli interpreti arabi dell’aristotelismo. E’ dunque fallace credere che siano stati degli spietati assetati di sangue. Il Saladino, una figura spesso male interpretata, fu un grande condottiero militare che, per quanto sembri assurdo, non ha fatto altro che adottare le regole della guerra alle sue campagne militari.

7. LA SCIENZA E LA CULTURA DEL MEDIOEVO: LE INVENZIONI RIVOLUZIONARIE

Se pensate che il Medioevo sia stato un periodo inerte dal punto di vista tecnologico e scientifico vi sbagliate di grosso. E’ proprio grazie alle invenzioni del Medioevo che la scienza moderna ha trovato terreno fertile per attecchire.

Nel Medioevo nascono le università, la prima a Bologna nel 1088 (oltre a Bologna nella sola Italia nascono ben 17 università contro le 5 inglesi, le 3 francesi, le 9 tedesche e le 5 spagnole); si inventano le lenti e gli occhiali (chi pensate abbia dato a Galileo le lenti per il cannocchiale? Tra l’altro, non era neppure una sua invenzione ma era di Tycho Brahe. Galileo lo perfezionò soltanto); nascono i primi orologi; nascono i prestiti bancari; si costruiscono le navi a vela triangolare più adatte alla navigazione in mare aperto; si inventa la già citata bussola, funzionale alla cartografia; nascono i primi mulini ad acqua. Inoltre, si compiono notevoli passi avanti anche in ambito agricolo come la famosa rotazione triennale e la bardatura moderna con i cavalli.

La stampa invece? Esisteva già in Cina da poco dopo l’anno 1000, ma di certo fu una trovata a dir poco rivoluzionaria anche quella dei caratteri mobili di Gutemberg che ha fatto la fortuna dell’editoria moderna.

8. I SERVI DELLA GLEBA NON ESISTONO!

Niente di più vero. I servi della gleba non sono mai esistiti. Come non sono mai esistiti i borghesi nel Medioevo. Le diciture “servi della gleba” e “borghese medievale” sono solo una rilettura in chiave moderna della società del Medioevo. Il servo della gleba è il servo della Russia del 1800 che aveva un rapporto molto più forte con la terra rispetto al servo medievale che era legato ad una rudimentale azienda agricola. Il borghese medievale non bisogna immaginarlo come il borghesotto parigino del Sette-Ottocento: chi nel Medioevo era borghese apparteneva alla classe mercantile e aveva la fortuna di possedere qualche dindino in più…

Inoltre, la rilettura moderna della società medievale ha svalutato anche il ruolo delle donne che, pensate un po’, al di là dei pregiudizi a cui siamo abituati a credere, erano molto più libere della donne dell’età moderna. La vita matrimoniale non era così opprimente per loro: è stata l’ideologia del cristianesimo ad introdurre la famiglia nucleare. Non erano tutte brutte streghe da mandare al rogo, ma esistevano anche donne che sapevano gestire il commercio e  storiche come Anna Comnena, la figlia di Alessio Comneno, imperatore di Costantinopoli.

9. LA CACCIA ALLE STREGHE, I BIGOTTI E LA SPIRITUALITA’ DEL MEDIOEVO

Il Medioevo è universalmente riconosciuto come il secolo dei papi e del sentimento religioso per eccellenza, ma sbaglia chi pensa che i processi alle streghe abbiano raggiunto il loro picco massimo nel Medioevo. In realtà furono processate molte più streghe nel 1600, l’epoca della Controriforma. Fu proprio l’Inquisizione spagnola uno degli strumenti di tortura più crudeli che decideva le sorti di donne solo sospettate di essere delle fattucchiere!

I processi nel Medioevo venivano fatti soprattutto a danno degli eretici. Inoltre, la religiosità non era poi così severa: Benedetto da Norcia non dettò una regola così tanto rigida e, perché no, una bevuta in convento la offriva volentieri!

10. MA QUANDO E’ FINITO QUESTO MEDIOEVO?

Il Medioevo si è concluso nel 1492 con la scoperta dell’America da parte di Colombo. O almeno questo è quello che vi è sempre stato detto! Anche questo punto è molto dibattuto.

Cristoforo Colombo non è stato il primo a scoprire l’America: è stato il primo a scoprirla consapevolmente. I Vichinghi e forse i Romani (ma le fonti sono troppo controverse a riguardo di questi ultimi) sono giunti prima in territorio americano. Se sui Romani non vi è nessuna certezza, non lo si può dire dei Vichinghi che hanno raggiunto l’isola di Terranova alcuni secoli prima di Colombo.

Gli storici propongono anche come data di fine del Medioevo la caduta di Costantinopoli nel 1453 per mano turca. Le due date sono strettamente connesse fra loro: se non fossero state precluse le rotte commerciali verso Oriente dai Turchi, probabilemnte gli europei non si sarebbero spinti oltre Gibilterra per trovare un’alternativa ai viaggi via terra.

Andrea Colore