Come vendicarsi di un ex: la storia di Nikki, in viaggio da sola con la sua moto

Si dice sempre che andare in moto regala fortissime emozioni. Sarà il vento sulla pelle, l’adrenalina della velocità, il rumore del motore, ma le due ruote sono sempre un’esperienza unica. Per molti anche estremamente pericolosa e non adatta al gentil sesso. Lo sa bene Nikki Misurelli, in viaggio da sola con la sua moto.  

Nikki è una giovane centaura americana di 30 anni, che non si è arresa di fronte all’ennesimo pregiudizio maschile. Con il suo ragazzo condividevano la passione per le moto, un amore che li aveva spinti a lunghi viaggi. Eppure, di fronte ad un viaggio dall’Alaska all’Argentina, il fidanzato le ha rifilato un categorico due di picche, ritenendo l’avventura troppo pericolosa e inadatta. “Non è roba per donne questa”: ma ne siamo davvero sicuri?

La vendetta di Nikki non è tardata ad arrivare. Mentre lui si accingeva a partire con gli amici dall’Alaska all’Argentina, lei aveva già organizzato un viaggio da sola. Un itinerario con numerose tappe in giro per il mondo. Un viaggio on the road a bordo della sua moto per superare la delusione d’amore. E, soprattutto, dimostrare a tutti i maschietti che le donne possono fare tutto quello che vogliono, quando e come  vogliono. A bordo della sua Honda CBR 60RR,  è partita dalla sua città natale, Anchorage in Alaska, alla volta di Panama nell’America Centrale. Da qui ha iniziato così il suo viaggio in solitaria. Per fare questo ha dovuto rinunciare al lavoro e vendere tutti i suoi averi per finanziarsi. Di certo, però, ne è valsa la pena.

 

Tante sono le persone incontrate durante il  tragitto, con la quale ha condiviso anche giacigli di fortuna a bordo strada. Dall’Alaska si è spostata sino in America centrale, per poi andare oltre: Spagna, Francia, Gibilterra, Portogallo, Austria, Italia per un totale di 28mila chilometri, documentati attraverso le foto sui social. Per finanziare il suo viaggio da sola con la sua moto e mettere da parte i soldi per cibo e benzina, Nikky ha svolto qualche lavoretto part-time, dormendo in un sacco a pelo al riparo di una tenda. “Cose brutte possono accadere in qualsiasi parte del mondo, ma ci sono più persone buone che cattive“, commenta a chi le chiede se abbia paura di spostarsi sola. Lei però non si sente mai sola e basta una chiacchierata con uno sconosciuto per tirarle su il morale.

È probabile, tuttavia, che fra un po’ dovrà prendersi una pausa, fermarsi da qualche luogo per cercare un lavoro e mettere da parte i soldi necessari a continuare. Nella sua lista ha ancora troppe tappe da spuntare per pensare di non andare avanti. Prossima tappa l’Africa settentrionale, il Medio Oriente ed il resto del mondo.

Catiuscia Polzella