Colette dopo 20 anni chiude i suoi battenti dorati

Una visita al Louvre, una foto sotto alla Tour Eiffel, un giro al Centre Pompidou, un gelato passeggiando per le Tuileries e infine un po’ di shopping al 213 di Rue Saint Honoré da Colette.

Questa potrebbe essere una “giornata tipo” se si è in vacanza a Parigi. Purtroppo però, dal 20 dicembre dovremo depennare dalla lista l’ultima tappa. Eh già: Colette, primo concept store parigino, dopo vent’anni di attività chiude i suoi battenti dorati.

Fondata nel 1997 da Colette Rossaux, l’elegante boutique su tre piani è stata la prima  a creare una più che azzeccata commistione tra fashion, design, gioielli e libri. Grazie a Sarah Andelman, figlia della fondatrice e anche direttrice artistica dello store, Colette è diventato baluardo di innovazione e originalità, dal tipico charme parigino.

Oltre ai maggiori esponenti nel mondo della moda, la boutique, a conferma della sua costante spinta al rinnovamento, ha ospitato – e ospiterà fino al 20 dicembre – anche nomi di giovani talenti, nonché originali capsule collection; senza contare un intero piano dedicato allo street style, al beauty, ai libri, ai gadget e all’eclettica musica di nicchia.

Colette non è solo il nome di un negozio; negli anni si è imposto come icona, creando addirittura un proprio merchandising la cui fama ha raggiunto livelli mondiali. Colette è sinonimo di raffinatezza e rivoluzione: nel cuore di Parigi una finestra all’avanguardia sul mondo. Svariate le personalità che a malincuore hanno commentato la chiusura.

Tim Blanks, il prestigioso editor di The Business of Fashion si è così pronunciato: “Per vent’anni, Colette è sempre stata la mia prima tappa quando venivo a Parigi. Sempre per i libri. Avrei voluto concentrarmi anche su qualcos’altro – ero solito comprare anche CD – ma i libri erano sempre un insegnamento unico. Da Colette hai sempre potuto trovare ciò che desideravi prima ancora che esistesse”.

Anche Virginie Mouzat, editor della sezione “fashion&lifestyle” di Vanity Fair France si è così espressa: “Non ho mai considerato Colette solo un negozio; è come se fosse sempre stato dieci passi avanti rispetto a tutti. Devo sforzarmi di accettare la sua chiusura. Questa boutique ha rappresentato una nuova concezione di esposizione, vendita e condivisione. Per noi personalità appartenenti al mondo della moda Colette è entrato a far parte del nostro fashion DNA”.

La lista di chi, per affetto, rispetto, ammirazione, ha voluto esprimere un proprio pensiero al riguardo è lunghissima: il creative director di OAMC e Jil Sander Luke Meier, la fondatrice di Style Bubble Susie Lau, il fashion designer Simone Rocha, il fondatore di Kith Ronnie Fieg, la fondatrice e direttrice creativa di Off-White Virgil Abloh, e tanti – tantissimi – altri nomi. Perché Colette ha rappresentato un momento preciso nel mondo del fashion e oltre, un punto di riferimento e di massima aspirazione, e la sua chiusura la si vive un po’ come un lutto.

Secondo alcune indiscrezioni a prendere il posto della boutique ci penserà Saint Lauren, mantenendo sicuramente alto l’onore e il prestigio del suo predecessore.

Tutte le cose belle arrivano alla fine. Dopo 20 anni meravigliosi, Colette chiuderà definitivamente le sue porte il 20 dicembre”, si legge nella nota diffusa alla stampa.

Dunque affrettatevi a comprare i biglietti aerei per poter dare l’ultimo saluto alla charmant Colette boutique.

Camilla Antonioni