C’è chi sa parlare d’amore: le frasi più belle di romanzieri e poeti

Un’unica Forza, l’Amore, unisce e rende vivi infiniti mondi. Così nel XVI secolo Giordano Bruno descriveva il motore del cosmo: come una forza in grado di vivificare e tenere insieme realtà infinite. Non è forse davvero questo l’amore, ancora oggi? 
Negli anni moltissimi scrittori e poeti hanno provato ad analizzare e a raccontare il più travolgente dei sentimenti, che avesse un esito felice o infausto, che fosse tormentato o pacifico o ancora ostacolato.

Insomma sebbene i punti di vista siano stati davvero molteplici nessuno è mai riuscito in maniera definitiva ad afferrare il significato di questa componente fondamentale della vita dell’uomo; al punto che d’amore ancora si scrive e si scriverà sempre. Per i più romantici, o volendo anche per coloro che non disdegnano una frase sdolcinata per rimorchiare, eccovi alcune delle frasi d’amore più belle che siano mai state scritte nei grandi romanzi, ma non solo.

Se volete essere romantici e raffinati allo stesso tempo, ma l’unica cosa che vi viene in mente è solo la poesia di Prevert che faceva da sfondo alla pubblicità dei Baci Perugina, questa disamina fa proprio al caso vostro!

Parte tutto da molto lontano, forse nessuno lo sa perché si è iniziato a scrivere d’amore. Non si può non citare a tale proposito Catullo, uno dei più importanti poeti romani con il suo più famoso epigramma che ormai è diventato quasi proverbiale:

“Odio e amo. Forse chiederai come sia possibile;
non so, ma è proprio così e mi tormento”.
(Carme 85, Catullo su traduzione di S. Quasimodo)

Così Werther esprimeva tutto il proprio amore per Charlotte, purtroppo ricambiato soltanto da una profonda amicizia:

“Qualche volta non riesco a capire come un altro possa amarla, come a un altro possa essere lecito amarla, quando io l’amo così esclusivamente, così teneramente, così intensamente, e non conosco, non so, non posseggo altro che lei”.
(I dolori del giovane Werther, Johann Wolfgang von Goethe)

Non necessariamente l’amore nasce tra due persone: altrettanto profondo spesso è il legame che si crea con un animale, come nel caso del più famoso passo del Piccolo Principe:

“Ma se tu mi addomestichi, noi avremo bisogno l’uno dell’altro. Tu sarai per me unico al mondo, e io sarò per te unica al mondo”.
(Il Piccolo Principe, Antoine de Saint-Exupéry)

Un amore travolgente e proibito quello che si accese tra Anna e il bel ufficiale Vronskij:

“Non c’era bisogno di chiedergli perché fosse lì. Era certa, come fosse lui stesso a dirglielo, che era lì per essere dov’era lei”.
(Anna Karenina, Lev Tolstoj)

E gli italiani non sono da meno! A Calvino, Dante, Buzzati vanno attribuite le più belle frasi che potreste mai dire alla persona di cui siete innamorati. Meglio dei Baci Perugina, se volete fare una bella figura! Alcune delle terzine più famose della poesia italiana: chi meglio di lui ha raccontato che cos’è l’amore?

“Quei due, così come sono, sono reciprocamente necessari. E pensò: ecco, questo modo d’essere è l’amore. E poi: l’umano arriva dove arriva l’amore; non ha confini se non quelli che gli diamo”.
(La giornata di uno scrutatore, Italo Calvino)

“Eppure, in quella svergognata e puntigliosa ragazzina una bellezza risplendeva ch’egli non riusciva a definire per cui era diversa da tutte le altre ragazze come lei, pronte a rispondere al telefono. Le altre, al paragone, erano morte”.
(Un amore, Dino Buzzati)

“Amor, ch’al cor gentil ratto s’apprende 
prese costui de la bella persona 
che mi fu tolta; e ’l modo ancor m’offende.                

Amor, ch’a nullo amato amar perdona, 
mi prese del costui piacer sì forte, 
che, come vedi, ancor non m’abbandona”.
(Inferno V, 100-105; Dante Alighieri)

Mille e mille altre sono le frasi d’amore che i poeti hanno scritto. Fiumi di parole hanno fatto commuovere generazioni intere di amanti: un piccolo gesto, molto spesso, grazie alle semplice ma altrettanto raffinate intuizioni degli artisti, sono state in grado di produrre magie. E’ infatti questo il caso di autori più vicini a noi: passando da Dostoevskij e Baricco, le pagine dei loro libri ci hanno offerto emozioni uniche.

“Capitano a volte incontri con persone a noi assolutamente estranee, per le quali proviamo interesse fin dal primo sguardo, all’improvviso, in maniera inaspettata, prima che una sola parola venga pronunciata”.
(Le notti bianche, Dostoevskij)

“Non ti ho amato per noia, o per solitudine, o per capriccio. Ti ho amato perché il desiderio di te era più forte di qualsiasi felicità. E lo sapevo che poi la vita non è abbastanza grande per tenere insieme tutto quello che riesce a immaginarsi il desiderio. Ma non ho cercato di fermarmi, né di fermarti. Sapevo che prima o poi l’avrebbe fatto lei. E lo ha fatto. È scoppiata tutto d’un colpo”.
(Oceano mare, Alessandro Baricco)

Ma riassumere qui che cosa sia la poesia d’amore sarebbe riduttivo: contare i versi su questo argomento è decisamente impossibile. Avete mai provato a contare le stelle? Se vi chiedete cosa può fare piacere al vostro/a compagno, non potete non riservarvi questi assi nella manica!

“Di qualsiasi cosa siano fatte le nostre anime, la mia e la sua sono la medesima cosa”.

(Cime tempestose, Emily Brontë)

“Tu dormi, che t’accolse agevol sonno
Nelle tue chete stanze; e non ti morde
Cura nessuna; e già non sai nè pensi
Quanta piaga m’apristi in mezzo al petto”.
(La sera del dì di festa, Giacomo Leopardi)

Beatrice Anfossi