Capolavori d’ingegneria: il ponte di Øresund

Inaugurato il 1° luglio del 2000, alla presenza dei sovrani Carlo XVI Gustavo e Margherita II, il ponte di Øresund è attualmente una delle opere infrastrutturali più importanti del continente europeo. Costruito nell’omonimo stretto situato nel mar Baltico, esso consente il collegamento stradale e ferroviario tra gli Stati di Svezia e Danimarca.

Il suo ideatore è l’architetto e designer George K.S. Rotne, capace di progettare il ponte strallato più lungo d’Europa. La tratta che si snoda per una lunghezza complessiva di quasi 16 km rappresenta uno dei punti nevralgici di maggior interesse dei Paesi scandinavi, collegando la città di Malmö con la capitale danese Copenaghen. Costato la cifra record di 3 miliardi di dollari, il ponte si presenta come uno dei migliori progetti mai realizzati dall’arrivo del nuovo millennio.

La struttura è composta da una doppia tipologia di collegamento: un’autostrada e una ferrovia a doppio binario. Da Lernacken, in Svezia, il percorso conduce fino all’isola artificiale di Peberholm. Questa si estende per oltre 4 km di lunghezza per poi proseguire con un tunnel sottomarino che riemerge nei pressi dell’aeroporto di Kastrup, il più importante della Danimarca.

L’idea posta alla base di questa scelta risiede nella volontà dei progettisti di far passare la ferrovia sotto il manto stradale. Tra la rampa occidentale e quella orientale, composte rispettivamente da 22 e 28 campate, si innalza la parte superiore della costruzione caratterizzata da una navata centrale di ben 490 m. I piloni di sostegno sono ovviamente realizzati in cemento armato e raggiungono un’altezza superiore ai 200 m. Alla sovrastruttura a due piani si uniscono poi delle travi reticolate in acciaio. L’autostrada, articolata in quattro corsie, è disposta sul ponte di coperta; i binari invece scorrono nella parte sottostante, sulla trave a tralicci. In presenza di un livello d’acqua normale, l’altezza libera riservata al transito navale raggiunge la quota di 57 m.

Una delle considerazioni di maggiori rilevanza, effettuate a monte del progetto, è stata quella riguardante i metodi di prefabbricazione dei principali elementi portanti. Questi sono stati realizzati altrove e fatti galleggiare fino al punto della messa in opera, a causa delle loro imponenti proporzioni. Questi accorgimenti si sono rivelati di importanza fondamentale per migliorare le tempistiche di realizzazione ma soprattutto per minimizzare il pericolo di incidenti agli addetti ai lavori.

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A 12 km a nord della galleria, è stata appositamente costruita e predisposta una fabbrica per favorire la costruzione dell’opera. Qui le estremità di ogni elemento di tunnel sono state sigillate con delle paratie di acciaio per poi essere trasportate direttamente sul luogo di assemblaggio mediante l’utilizzo di grandi rimorchiatori. Per quanto riguarda il ponte, invece, si è fatto ricorso alla Svanen, una gru galleggiante modificata esclusivamente per il progetto Øresund; essa possiede una capacità massima di sollevamento pari a 8700 tonnellate. Inoltre, la sua versatilità ha agevolato notevolmente il preciso posizionamento dei pesanti elementi in acciaio e cemento armato.

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Riassumendo, il collegamento si compone di tre grandi strutture: un ponte di 7,8 Km con una sezione a tiranti al centro, il più lungo tunnel sottomarino stradale e ferroviario del mondo (oltre 4 km) e un’isola artificiale costruita nel mezzo dello stretto, in cui tunnel e ponte trovano incontro. Il segmento sotterraneo consiste di cinque gallerie tra loro parallele: due per la ferrovia, due per l’autostrada e una ausiliaria da utilizzare in caso di emergenza.

Per l’isola artificiale disposta nel canale Flint, sono state necessarie delle impegnative opere di dragaggio allo scopo di rimuovere diversi milioni di metri cubi di materiale dal fondale marino. Il sito, oltre ad essere interessante per le caratteristiche di realizzazione, manifesta le proprie curiosità anche dal punto di vista biologico. L’associazione botanica Lund ha infatti identificato più di 500 specie di piante diverse. 

Oltre a rappresentare una costruzione all’avanguardia, il ponte di Øresund permette di agevolare gli spostamenti a più di tre milioni di persone, le quali hanno sofferto per anni le difficoltà legate ai lunghi tempi di attraversamento dello stretto imposti da traghetti di scarsa efficienza. Si può certamente considerare un esempio emblematico di come aiutare lo sviluppo del nord Europa nel settore dei trasporti, degli affari, della ricerca e della comunicazione. Infatti, il traffico giornaliero si aggira mediamente intorno ai diciassettemila veicoli.

Giuseppe Forte