C come Coca-Cola ma anche come Crowdfunding

Ogni città ha una piazza, uno spazio pubblico, un luogo di aggregazione che ha bisogno di essere sistemato, modificato e adattato alle esigenze dei cittadino. E’ proprio a questo che si rivolge il progetto il C10finanziato dalla multinazionale Coca-Cola, che raccoglie dieci proposte di inclusione sociale creative, efficaci e variegate. Siamo di fronte a dieci progetti di crowdfunding,  selezionati da Coca-Cola e dalla Fondazione EYU in un calderone di proposte raccolte sulla piattaforma DeRev.  Sarà proprio la multinazionale a finanziare quei progetti in grado di raggiungere in modo autonomo almeno la metà del budget necessario. Lo scopo? Rendere possibile la realizzazione concreta delle proposte selezionate. Al grido di “Insieme a Coca-Cola per dieci città italiane, il crowdfunding per la comunità”, dieci le città saranno coinvolte con le loro idee per riconsegnare ai cittadini un luogo a loro caro.

I progetti sono tanti, vari e per tutti i gusti: dai corsi di cucina internazionale tenuti da donne delle più diverse nazionalità a Milano, a quelli dei bambini italiani di Bari che insegnano ai loro coetanei stranieri; alle attività di orticoltura e apicultura a Torino, agli spazi dedicati alle mamma di Palermo o a quelli per gli adolescenti di Firenze; e poi ancora, progetti di riqualificazione urbana tramite musica e street art a Genova, un’ape boutique solidale a Bologna, un video musicale multietnico a Verona, mostre, presentazione di libri e dischi, proiezioni di film per i giovani a Napoli, spettacoli teatrali di sensibilizzazione alla disabilità a Roma.

La C non sta solo per il brand, ma anche per comunità, città, collaborazione, cambiamento, cuore, cittadini, concretezza, condivisione e naturalmente crowdfunding. Perchè sono questi i veri obiettivi dell’iniziativa.

La raccolta fondi, iniziata a novembre e che terminerà il 15 febbraio, è una raccolta online, mezzo perfetto che permette alle comunità coinvolte di agire direttamente per il cambiamento, supportando il progetto locale e diventandone esse stesse gli artefici. Ma non è rivolta naturalmente solo a chi vive nelle città coinvolte: le donazioni sono aperte a chiunque voglia partecipare a migliorare, se anche di poco, il nostro Bel Paese.