Buon compleanno Dante!

Per chi non lo sapesse, quest’anno ricorre il 750° anniversario della nascita di quello che è universalmente riconosciuto come il padre della lingua italiana, il più alto poeta che mondo abbia mai concepito, la cui opera è stata letta, interpretata, rappresentata forse in ogni parte del mondo!

danteAllora tanti vivi auguri al poeta Dante Alighieri che quest’anno compie la veneranda età di 750 anni! Nonostante l’età, di Dante non si smette mai di parlare: è un poeta attuale a tutti gli effetti che di certo non sente il peso di sette secoli di storia sulle spalle! Sebbene da molti sia apprezzato e per altrettanti incomprensibile, se non addirittura oscuro nel modo di esprimersi, questo anziano poeta è oggi sopra il gradino più alto del podio degli autori che hanno segnato la storia della nostra letteratura. Solo Manzoni può essere considerato alla stregua del fiorentino, ma, ammettiamolo, Dante ha una marcia in più. La sua opera trasuda di attualità come se a priori avesse percepito i disagi, le gioie e le preoccupazioni dell’uomo moderno: è riuscito a consegnarci per certi aspetti, alcuni “testamenti spirituali” unici nel loro genere!

Solo per dire quanto questo poeta sia attuale basta ricordare quanta influenza abbia avuto nella cultura di massa fino ai giorni d’oggi. Dan Brown, l’autore de “Il codice da Vinci“, nel 2013 ha scritto “Inferno“, liberamente ispirato alla prima cantica della commedia dantesca, che il lettore in cerca di un bel thriller non si lascia di certo scappare! Gli appassionati di Dante troveranno all’interno del romanzo numerose corrispondenze con la sua biografia, seppur presentate in maniera romanzata, ma non per questo spinte fino all’inverosimile.

Inoltre, la software house dal sinistro nome di Visceral Games ha prodotto il videogioco per PSP, PS3 e XBOX360 “Dante’s Inferno” che ripercorre la discesa negli inferi di un Dante crociato che deve salvare l’amata Beatrice! A ciò si aggiungono le rappresentazioni teatrali come quella della compagnia comica degli “Oblivion“. Non mancano poi le riproduzioni cinematografiche e fumettistiche (come quella del giapponese Go Nagai e della famosa Disney) del viaggio ultraterreno del poeta, spesso anche rocambolesche che travisano la realtà consegnata dalla Storia. E poi come dimenticare le interpretazioni dell’attore Vittorio Gassman e di Roberto Benigni, che recentemente ha recitato in Senato il XXXIII canto del Paradiso, il suo preferito, per commemorare l’anniversario della nascita del poeta. Infine, anche molte canzoni si sono ispirate alle vicende della “Divina Commedia“, dalle citazioni di Jovanotti ad “Argenti vive” di Caparezza. Riuscite a immaginare quanto si è parlato nel corso dei secoli di questo poeta?

Esiste addirittura una storiografia non ufficiale che annovera Dante fra le schiere di sette segrete legate ai crociati. Alcuni sospettano che sia stato un rosacrociano ante litteram, cioè membro di un segreto ordine esoterico. Ma l’ordine dei Rosa Croce si presume sia stato fondato solo nel corso del XVII secolo. L’ipotetica appartenenza ad un ordine misterico potrebbe giustificare l’intensa numerologia presente nella “Divina Commedia“: l’insistenza del numero 3, lo studio attento di alcuni canti, la valenza del numero 100… Si potrebbe inoltre rispondere (anche se in modo ufficioso) ad alcune domande ancora insolute sulla biografia di Dante e sulla sua opera magna, per esempio: come faceva Dante a sapere dell’esistenza della Croce del Sud, una costellazione dell’emisfero australe? (cfr. Pur., I, 22-24)

Non è ben nota la data di nascita di Dante, ma la si può desumere da quello che scrive nella “Divina Commedia” e in particolar modo nel canto XXII del Paradiso, ai versi 112-117: Dante sostiene di essere nato sotto il segno dei Gemelli, dunque in un giorno compreso fra il 21 maggio e il 21 giugno. Inoltre, alcuni riferimenti impliciti nella “Vita Nova” e sempre nella “Commedia” riconducono l’anno di nascita al 1265. Già dal primo famoso verso della “Commedia” (“Nel mezzo del cammin di nostra vita“), sapendo che il viaggio immaginario inizia nel 1300 e che la vita media all’epoca era di 70 anni, ci si riconduce al 1265.

Se è sconosciuto il giorno della nascita, è invece noto il giorno del battesimo: il 27 marzo 1266, Sabato Santo. Per chi non lo sapesse, l’inusuale nome Dante non è altro che una forma contratta dell’ancora più inusitato Durante! Ebbene sì: abbiamo avuto un poeta che si chiamava Durante. Forse il nome meno bello, ma sicuramente il più originale di tutti… Una famiglia dai nomi davvero bizzarri visto che il padre si chiamava Alighiero e il trisavolo Cacciaguida!

Il primo fan di Dante, un tal Giovanni, forse ispirandosi ai racconti allegorici del tempo, ha consegnato ai posteri la leggenda secondo la quale la madre di Dante, prima di partorire, avrebbe avuto la visione di trovarsi con il neonato presso un altissimo alloro e una limpida fonte. Dante, nutrendosi delle bacche dell’alloro, si sarebbe trasformato in un bellissimo pavone! Probabilmente la madre allucinata aveva previsto la futura gloria poetica del figlio. Ma si sbagliò: per quanto Dante fosse bravo alle lezioni di retorica di Brunetto Latini, non ricevette mai l’alloro poetico. Al suo posto, venne coronato poeta laureato Albertino Musatto. E chi cazzo è?!

Dante cresce forte e bello e, all’età di 9 anni, si innamora. Incontra per la prima volta Beatrice, forse sulle rive dell’Arno sul ponte di Santa Trinità. Dante ne rimane del tutto affascinato, ma Beatrice sembra non filarselo più di tanto anche perché il poeta ha iniziato a corteggiare altre donne, quelle “”. Beatrice gli toglie il saluto, muore e Dante si rifugia nella Filosofia e nella lettura dei testi classici. Sul suo banchetto non manca mai Virgilio che il nostro poeta preferisce all’eloquenza di Cicerone e allo stoicismo di Seneca. Virgilio sarà il suo modello che lo accompagnerà addirittura in gran parte del suo viaggio immaginario nell’oltretomba.

Dante è ormai adulto: abbraccia la politica e sperimenta le scazzottate con l’amico Forese, fratello della Piccarda e cugino della Gemma Donati sua moglie. Ma l’esperienza politica gli porta solo dispiaceri e Dante ascrive la colpa delle sue vicissitudini soprattutto a quel bastardo di Bonifacio VIII, un papa che vorrebbe vedere addirittura bruciare all’Inferno fra i simoniaci con la testa conficcata sotto metri di terra e i piedi in fiamme, quel bastardo! Dante inizia così a peregrinare per l’Italia e non tornerà più nella sua Firenze che gli aveva dato i natali e che tanto aveva amato. Anzi: sembra addirittura che le sue spoglie siano state soggette ad una serie di traversie che non hanno dato requie al poeta nemmeno dopo la morte! Bravi i ravennati: perché i fiorentini vogliono riportare in patria il Poeta che tanto lo avevano disprezzato in vita? No! Dante rimane lì dove e morto: a Ravenna!

Per evitare la profanazione, dei frati francescani si tramandarono di generazione in generazione le ossa del poeta fino al 1810 quando Napoleone ordinò di sopprimere gli ordini religiosi. I francescani furono costretti a cambiare il nascondiglio delle spoglie di Dante e lì rimasero fino al 1865 quando un muratore scoprì per caso una cassa di legno contenente lo scheletro pressoché integro del Poeta che in seguito venne ricongiunto con tre falangi che erano rimaste a Ravenna. I resti vennero spostati di nuovo nel corso della seconda guerra mondiale per evitare i bombardamenti…

La leggenda vuole che Dante apparve in sogno ai figli per rivelare loro il luogo in cui erano custoditi gli ultimi canti del Paradiso che è stato pubblicato postumo.

Quest’anno sono state organizzate diverse iniziative culturali per commemorare il 750° anniversario della nascita del poeta fra cui si ricordano Dante 750 a Milano presso il Castello Sforzesco, curato dall’Università degli Studi di Milano, che è stata allestita dal 21 luglio all’11 ottobre 2015, WOW Dante che mito!, sempre a Milano, allestita presso WOW Spazio Fumetto di Viale Campania, dal 12 settembre al 22 novembre, Dalì meets Dante, a Firenze, allestita presso il Palazzo Medici Riccardi dal 2 Luglio al 27 settembre 2015 e molte altre attività ancora…

Questa discussione (lunga e forse noiosa a molti, ma piacevole ai migliori) sul master della letteratura italiana voleva rendere un piccolo omaggio, una “orazion picciola“, per il 750° anniversario della nascita di Dante che ancora oggi è un sole che non tramonta mai.

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