Barbie si ribella alla perfezione e diventa curvy #Barbierealistiche

Noi crediamo nelle ragazze e nel loro infinito potenziale” è necessario abbandonare lo stereotipo della perfezione e ricordare che #YouCanBeAnything qualunque sia il tuo aspetto. Per questo motivo all’età di 57 anni (portati benissimo) la bambola più amata cambia look e si reinventa: #TheDollEvolves! La Mattel abbandona l’idea della donna stereotipata e mette in atto una vera rivoluzione da Marzo 2016.

Alta, bionda, sempre sorridente e alla moda, Barbie ha accompagnato la crescita di milioni di bambine in tutto il mondo, convinte che essere belle significasse assomigliarle. In totale saranno 33 i nuovi modelli di Barbie che Mattel metterà in commercio; il progetto Alba è rimasto segreto fino a ieri, neanche i dipendenti ne erano a conoscenza. Si chiameranno petit (minuta), tall (alta) e curvy (formosa) e hanno l’obiettivo di rappresentare tutte le donne sia fisicamente che nel colore della pelle, degli occhi e dalle acconciature.

Con questa rivoluzione Mattel vuole rivendicare la propria impronta femminista, che da sempre ha connotato la politica aziendale: “Questa bambola – ha sottolineato Kristina Duncan, responsabile del settore marketing della Mattel – ha dato voce alle pari opportunità per la prima volta come dirigente d’azienda nel 1985. È stata la prima a viaggiare nello spazio nel 1965, quattro anni prima della conquista della Luna, e si è candidata alla presidenza Usa per sei volte dal 1992. Le sue bambole impersonano 180 carriere professionali”.

Barbie è la bambola più acquistata del globo con un fatturato lordo nel 2014 che ha raggiunto 1,01 miliardi di dollari; tuttavia, la Mattel ha ben chiaro che la fashion doll deve riflettere il mondo che ci circonda ed adeguarsi ai cambiamenti: “Per questo se confrontate una bambola degli anni 50 con quelle di oggi vedrete che non c’è paragone. Tutto è cambiato – spiega Robert Best senior design director della Mattel -, a un certo punto abbiamo seguito la linea del politically correctness inserendo le diverse etnie. Ma senza il cambiamento di oggi la bambola prima o poi sarebbe diventata datata”.

Insomma, la rivoluzione è iniziata e la notizia ha così scosso l’opinione pubblica che il Time ha deciso di dedicare la prossima copertina alla Barbie Curvy, attraverso un reportage fotografico ad opera di Kenji Aoki.

Nei prossimi mesi, quindi, tutte le bambine 3.0 potranno identificarsi con la loro bambola preferita, ancora non è stata resa nota la data di commercializzazione nei negozi, ma sarà possibile acquistarla online dal mese prossimo. Questa rivoluzione commerciale deve essere il simbolo di un cambiamento culturale necessario, volto ad abbandonare i modelli prestabiliti e far crescere le nostre piccole donne consapevoli di loro stesse. Esiste un arcobaleno di possibilità che, come sostiene la vostra bambola, vi porterà ad essere qualunque cosa voi vogliate!

Claudia Ruiz