Arriva Dugout: il social network del calcio

Dugout è la nuova piattaforma social sul calcio attiva ufficialmente da oggi. Milan, Juventus e altre squadre del panorama calcistico europeo hanno scelto di ribellarsi alla poca monetizzazione offerta dai social come Facebook, Youtube, Twitter e Snapchat e per questo hanno scelto di aderire al progetto Dugout.com. Dopo l’esplosione dei social network ogni squadra di calcio ha avviato un proprio profilo social così da aggiornare costantemente i tifosi sulle novità legate ai calciatori o alle partite. I profili delle squadre di calcio sono certamente tra i più seguiti, peccato però che i club non monetizzino quanto dovrebbero. Il rapporto tra i social e le squadre di calcio quindi non è dei più semplici, perché nonostante siano perfetti per diffondere l’immagine del club non sono ottimali per quanto riguarda la monetizzazione dei contenuti. Quello del monetizzare i content provider, i contenuti propri, è un tema di cui si discute da tempo. Infatti, per quanto i club di calcio, ma anche artisti, cantanti e personaggi pubblici, ottengano un’audience enorme dall’iscrizione ad un social network non ricevono un ritorno economico adeguato alle visualizzazioni dei loro contenuti.  Dugout potrebbe essere la soluzione a questo problema. Infatti, questo social network collabora direttamente con alcuni club di calcio, permettendo loro di guadagnare molto di più sui loro contenuti rispetto a quanto accade per i social network come Youtube, Facebook e Instagram.

Cos’è precisamente Dugout e come funziona? Ecco tutto quello che c’è da sapere sul social network sul calcio che sfida il colosso Facebook.

Dugout, cos’è il social network sul calcio?

Dugout (in italiano significa “panchina”) è un progetto pensato da due britannici esperti in comunicazione e management: Elliot Richardson e James Hilton e finanziato dal tycoon dell’Arcadia Group, Sir Philip Green.

Dugout funziona come tutti gli altri social network, ma con una piccola differenza: i club possono trasmettere video, immagini e interviste esclusive dei calciatori, ma per ogni visualizzazione i soldi non finiscono in Silicon Valley, ma vengono ripartiti con la piattaforma. In che modo?

La fonte di monetizzazione di Dugout è rappresentata, così come per Facebook, dalle inserzioni pubblicitarie. L’iscrizione alla piattaforma, infatti, è totalmente gratuita e per gli iscritti non sono presenti contenuti a pagamento.

Dugout quindi pubblicherà delle inserzioni pubblicitarie mirate, e visto che in questo caso il target è molto selezionato potrebbe essere uno strumento molto appetibile per alcuni brand, come ad esempio quelli di aziende sportive. Ogni guadagno pubblicitario sarà diviso con il club al 50%, una percentuale molto più alta di quella garantita dagli altri social network.

Dugout, come funziona?

Come abbiamo già detto l’iscrizione a Dugout è totalmente gratuita. Se siete interessati potete iscrivervi fin da subito, andando sul sito ufficiale del nuovo social network (Dugout.com).

Vi avvertiamo però, questo progetto è ancora agli inizi tant’è che solamente 8 squadre hanno registrato un proprio profilo, di cui la maggior parte militano in Premier League. Nel dettaglio, le squadre iscritte sono:

  • Arsenal;
  • Chelsea;
  • Manchester City;
  • Liverpool;
  • Paris St. Germain;
  • Bayern Monaco;
  • Milan;
  • Juventus.

Queste squadre per adesso si stanno limitando alla pubblicazione di contenuti simili a quelli di Instagram e Youtube, ma nelle prossime settimane ci potrebbero essere delle novità importanti.

Ad esempio, così come accade per alcuni club iscritti a Snapchat, potrebbero decidere di trasmettere quasi in diretta gli highlights delle partite. Mancano però i profili dei calciatori, ma anche qui potrebbero esserci delle novità nelle prossime settimane.

Un aspetto comunque da non sottovalutare, perché alcune volte i profili social dei calciatori hanno persino più seguaci di quelli delle squadre in cui militano. Un esempio? Basta confrontare il profilo Instagram di Cristiano Ronaldo (82mila follower) con quello del Real Madrid, che ne ha meno della metà.

Anche se i club che hanno aderito al progetto di Dugout sono ancora pochi, la piattaforma è comunque ben curata e ciò ci lascia immaginare ad un futuro roseo per questo nuovo social. Ad esempio, Dugout è già disponibile in nove lingue, con un’attenzione particolare per il mercato cinese. L’applicazione per Android e iOS, invece, non è disponibile ma è in arrivo nei prossimi giorni.

Insomma, siamo appena al calcio d’inizio tra Dugout e Facebook, la partita è ancora tutta da giocare.

redazione