Amref e Asl di Roma insieme per la tutela di donne e bambini

Amref (African Medical and Research Foundation) è un’organizzazione non governativa internazionale che vanta un’esperienza decennale; conduce una serie di progetti volti al miglioramento delle condizioni sanitarie dei paesi africani e dal 1988 è attiva anche sul territorio italiano.

Mario Raffaelli, presidente di Amref Health Italia afferma: “Amref sceglie di impegnarsi anche in Italia per promuovere il diritto alla salute e combattere le disuguaglianze. Lo fa rafforzando i sistemi sanitari e mobilitando i territori nelle scelte che riguardano la propria salute. Lo fa con la consapevolezza che le disuguaglianze nella salute materna e infantile riflettono un ineguale accesso ai servizi sanitari: in Africa, in Italia e ovunque”.

Già da tempo Amref si occupa di salute di genere e neonatalità ed ora è a disposizione delle periferie romane: l’organizzazione in collaborazione con l’Asl Roma 1 cerca di aiutare le zone più disagiate della capitale.

L’Ong e l’Asl Roma 1 hanno firmato un protocollo in cui sanciscono di promuovere la salute delle categorie sociali che più spesso subiscono vessazioni e abusi: donne, madri e bambini. Il protocollo ha l’obiettivo di creare una rete di aiuto e mira a garantire servizi territoriali idonei alle donne in gravidanza. Prevede un’azione di informazione e sensibilizzazione per le donne ed un facile accesso ai servizi sanitari.

La consigliera della regione lazio, Teresa Petrangolini, afferma: “è un modello di assistenza che interpreta al meglio l’indirizzo della regione nel potenziamento dei servizi in area materno-infantile e nell’integrazione della rete socio-sanitaria”. È proprio la collaborazione tra pubblico e privato a garantire un miglioramento dei servizi.

Mauro Goletti, direttore sanitario dell’Asl Roma 1, dichiara che  “la collaborazione con Amref permette di avviare, proprio nel distretto più popoloso della Asl Roma 1 e con tanti giovani coppie che a vote possono avere complicazioni nell’avvicinarsi ai servizi, un modello che agendo sulle liste d’attesa cerca di integrare domanda, offerta, appropriatezza e qualità, oltre che raggiungere proprio quelle donne che hanno maggiore difficoltà ad accostarsi al sistema sanitario regionale”.

Il progetto portato avanti da Amref e Asl Roma 1 è il primo sul territorio e tra un anno verranno verificati i risultati. Se questi dovessero risultare positivi, il progetto sarà allargato ad altre zone della città.

Emanuela Punzi