Alla scoperta della Confederations Cup

Il 2017 sarà l’anno di vigilia dei Campionati del Mondo di Calcio e, come da tradizione, al termine della stagione attualmente in corso si terrà, nel paese che ospiterà la rassegna iridata, la Confederations Cup. La Russia accoglierà quindi le nazionali vincenti dell’ultimo quadriennio in una sorta di mini-mondiale che fungerà da prova generale in vista dell’anno successivo. Come prevede la formula del torneo in vigore dal 1997 prenderanno parte alla competizione 8 squadre, le sei vincitrici dei tornei continentali, i Campioni del Mondo in carica della Germania e i padroni di casa della Russia. Sarà la prima volta nella storia in cui tre squadre affiliate all’UEFA prenderanno parte al torneo dato che, oltre alle già citate Russia e Germania, il torneo vedrà coinvolto anche il Portogallo Campione d’Europa. Saranno presenti anche il Cile in rappresentanza del Sudamerica, il Messico (che ha vinto uno spareggio contro gli Stati Uniti) per il Nord America, la Nuova Zelanda per l’Oceania, la vincitrice della Coppa d’Africa 2017 e l’Australia, che dal 2006 è affiliata all’ AFC e che sarà la prima squadra a giocare la Confederations Cup per due confederazioni diverse, avendo partecipato fino al 2005 come membro dell’OFC.

La storia della Confederations Cup è relativamente giovane ma le curiosità attorno a questo torneo, che viene visto come il fratello minore del Mondiale, sono tante e interessanti.

Come nasce la Confederations Cup? Contrariamente a quanto si possa pensare, non è stata della FIFA l’idea di istituire questo torneo. La primissima edizione (così come la seconda) prende infatti il nome di Coppa Re Fahd, in onore dell’allora Re dell’Arabia Saudita, paese che ospitò la competizione che all’epoca era “soltanto” un torneo amichevole a inviti che vide coinvolte prima quattro e poi sei squadre.

A partire dall’edizione del 1997 l’organizzazione del torneo passa alla FIFA che lo riconosce come competizione ufficiale, attribuendo tale riconoscimento anche alle prime due edizioni. L’edizione del 1997 è la prima a vedere coinvolte otto squadre e vede uscire vincitore il Brasile, che conquista così il suo primo titolo, dopo i successi di Argentina e Danimarca nelle prime due edizioni.

Nel 1999 il torneo lascia l’Arabia Saudita per sbarcare in Messico, dove proprio i padroni di casa riescono ad approdare sorprendentemente in finale contro i campioni in carica brasiliani, sconfiggendoli dopo un’entusiasmante partita terminata 4-3 allo stadio Azteca, già teatro ventinove anni prima del ben più famoso 4-3 tra Italia e Germania.

La prima edizione asiatica della Confederations Cup è quella del 2001, che è anche la prima a svolgersi negli stessi paesi che dodici mesi più tardi ospiteranno la Coppa del Mondo, il Giappone e la Corea del Sud. A trionfare è la Francia campione del mondo e d’Europa in carica, che conquista così una sorta di simbolico Grande Slam, avendo vinto tutto ciò che era possibile vincere e detenendo tutti e tre i titoli contemporaneamente.

I transalpini diventano così la quinta squadra a vincere in altrettante edizioni del torneo fino a quando, nell’edizione del 2003 svoltasi proprio in Francia, i campioni in carica bissano il successo di due anni prima in una Confederations Cup che però verrà tristemente ricordata per la morte del calciatore camerunese Marc-Vivien Foé.

Dal 2005 la Confederations Cup passa a cadenza quadriennale assumendo l’attuale status di torneo che funge da prova generale per il Mondiale dell’anno successivo. In Germania, oltre ai padroni di casa, tra le favorite troviamo Argentina e Brasile. Come da pronostico le suddette squadre occuperanno il podio finale, con i verdeoro che sconfiggeranno i tedeschi in finale, dando inizio al dominio incontrastato in questa competizione, che durerà fino al 2013.

Nel 2009, in Sudafrica non sono certo mancate le sorprese. Oltre a far segnare il debutto nella competizione di squadre prestigiose quali Italia e Spagna (rispettivamente campioni del mondo e d’Europa in carica), la prima edizione africana del torneo vede protagonisti assoluti gli Stati Uniti che arrivano fino alla finale sfiorando il successo dopo aver chiuso il primo tempo in vantaggio di due gol. A vincere però è il Brasile, che si ripeterà anche quattro anni dopo tra le mura amiche, sconfiggendo la Spagna in finale e conquistando il terzo successo di fila.

Una cosa però è certa: nel 2017 avremmo una nuova squadra campione della Confederations Cup, dato che il Brasile non prenderà parte al torneo. Chi sarà a trionfare alla vigilia dei mondiali di Russia 2018? Lo scopriremo tra pochi mesi, quando le città di Mosca, San Pietroburgo, Kazan e Soči ospiteranno la 10ª edizione della Confederations Cup.

Gabriele Fardella