Al Khelaifi e il Psg: la storia di un miliardo di euro andato “in fumo”

Un flop europeo costato più di un miliardo di euro. È questo ciò che emerge prepotentemente dall’ennesima eliminazione del Psg e del suo presidente Al Khelaifi dalla Champions League, la massima competizione europea entrata da anni nella feroce mira del miliardario qatariota, proprietario della squadra parigina.

L’eliminazione agli ottavi di finale di Champions per mano del Real Madrid – 3-1 nell’andata nella capitale spagnola, un ancor più perentorio 1-2 nel ritorno al Parco dei Principi – è soltanto l’ultima di una serie di eliminazioni consecutive subite dal Psg nella Champions League. A partire dal 2012-2013, anno in cui la squadra francese è stata eliminata ai quarti dal Barcellona, si sono susseguite una serie di sei débâcle nelle fasi ad eliminazione diretta della competizione europea più importante: nell’anno successivo ancora uno stop ai quarti di finale contro il Chelsea, nel 2014-2015 eliminazione nei quarti di finale contro il Barça poi campione, nel 2015-2016 un altro stop ai quarti di finale contro il Manchester City, lo scorso anno lo storico 6-1 in casa del Barcellona, con annessa clamorosa eliminazione, per arrivare poi a quest’anno, alla recente doppia sconfitta contro le merengues.

Se ci limitassimo soltanto ai risultati sportivi – è doveroso ricordare anche i numerosi successi di questi anni, in campo nazionale -, le recenti vicende europee del Paris Saint-Germain sarebbero facilmente assimilabili alle campagne europee di quasi tutte le squadre partecipanti a tale competizione. Ciò che rende sensazionali e degni di nota gli esiti degli scontri ad eliminazione diretta del Psg è l’ingente sforzo economico profuso dal presidente Al Khelaifi negli ultimi anni, volto appositamente alla conquista della Champions League. Numerosi investimenti mai visti prima d’ora nel mondo del calcio che non hanno però portato al traguardo sperato: il progetto tecnico ed economico del Psg, cominciato nell’estate del 2011 con l’acquisizione della maggioranza del club da parte della Qatar Investment Authority, è miseramente fallito.

UN MILIARDO E OLTRE – Questa la cifra astronomica spesa in questi anni dal proprietario del club parigino per raggiungere il sogno europeo, invano. A partire dai primi colpi roboanti – Ibrahimovic e Thiago Silva dal Milan su tutti -, passando per i vari Lavezzi, Cavani, Marquinhos, per arrivare poi alle recenti spese folli: i 222 milioni di euro per Neymar, i 180 per Mbappè, i 50 per Draxler. Morale: 1.115.050.000 € spesi per raggiungere come massimo risultato europeo un quarto di finale. Ciò che emerge prepotentemente da questa vicenda è il fatto che non basti avere soltanto i soldi (una montagna di soldi, precisiamo) per conseguire prestigiosi obiettivi, soprattutto fuori dalle mura nazionali. Serve programmazione, serve esperienza, serve fortuna (è anche vero che il Psg si è sempre scontrata fin da subito con i top club nelle fasi finali della Champions League). E queste caratteristiche non possono essere raggiunte a suon di milioni.

IL POST – La sconfitta lascia un grande amaro in bocca prima di tutto al presidente, tradito in relazione agli sforzi fatti in questi anni dai giocatori e dall’insufficiente lavoro dell’allenatore Emery, sicuro partente a fine stagione, ma anche ai giocatori stessi, ingolositi negli ultimi anni dalle mire del club e invece ritrovatisi a dover fronteggiare l’ennesima eliminazione. Emblematiche le dichiarazioni di Draxler ad un’emittente televisiva tedesca al termine della partita: “In estate sono stati spesi 400 milioni di euro, tutti dicevano che sarebbero cambiate le cose e invece siamo stati di nuovo eliminati agli ottavi di Champions“. Proseguendo, ha poi puntato il dito contro l’allenatore, neanche troppo velatamente: “Il Real giocava con tranquillità, senza alcun nervosismo. Noi facevamo girare la palla, ma non basta per vincere. Se devi rimontare un 1-3 devi pressare, non serve passarsi la palla e sperare che qualcosa cada dal cielo. Abbiamo meritato di essere eliminati“.

Ritornando all’uscita targata 2012-2013 contro il Barcellona, riecheggiano oggi in maniera roboante le parole del presidente Al Khelaifi, che al termine del doppio match aveva annunciato un piano quinquennale caratterizzato da ingenti sforzi societari per raggiungere l’obiettivo europeo. Dopo la doppia sconfitta contro Ronaldo e compagni, possiamo tranquillamente dire che questo progetto è fallito. I soldi – soltanto i soldi – non bastano per raggiungere l’agognata Champions League.

Andrea Codega