A New Era: Andy Murray nuovo numero 1 al mondo

Dopo anni di inseguimento e di lotta con mostri sacri come Federer, Nadal e Djokovic, il brittanico Andy Murray è riuscito a conquistare la vetta del tennis mondiale, scalzando proprio Djokovic. Il nuovo numero 1 al mondo ha legittimato la conquista della prima posizione con la vittoria del titolo (conquistando la semifinale aveva già ottenuto il nuovo ranking) nell’ ATP di Parigi-Bercy, ultimo Masters 1000 della stagione svoltosi sul veloce indoor della capitale francese: 6-3, 6-7(4), 6-4 il punteggio in favore dell’oro olimpico, sull’americano John Isner.

Con questa vittoria, Murray vince il quarto torneo consecutivo (Pechino, Shanghai, Vienna, Bercy), mai successo in carriera, con una striscia di 20 partite vinte (e 2 walkover). Quello di Bercy è il 42esimo titolo in carriera (Murray vince titoli ininterrottamente da 11 anni) ed è il suo 30esimo titolo sul “cemento”, il primo a Bercy, il 13esimo 1,000 in carriera. Ora a Murray mancano soltanto Indian Wells e Montecarlo per completare tutti i 1,000.

Andy butta giù dalla prima posizione mondiale Nole Djokovic, lo stesso che lo batté nella finale del Roland Garros a maggio. Da quel momento qualcosa si è bloccato per stessa ammissione di Djokovic «Vincere qui (al Roland Garros) quest’anno mi ha fatto provare una grande gioia, ma dall’altra parte mi ha fatto sentire completamente esausto, e anche un po’ meno motivato. Ora devo riuscire a trovare quel tipo di sensazioni. Una volta che diventi padre ti rendi conto che non ruota tutto intorno a te». Dopo quel momento per Novak sono arrivati risultati negativi come la sconfitta a Wimbledon e l’eliminazione (tra le lacrime) alle Olimpiadi.

Se da un lato un giocatore sembrava aver smarrito se stesso, dall’altro un altro era pronto ad esplodere definitivamente. Murray ha infatti conquistato Queens, Wimbledon, Olimpiadi, Pechino, Shanghai, Vienna e Parigi Bercy. Totale 48-3. Novak Djokovic invece non ha vinto più nulla se non a Toronto e con tutti i punti non difesi del suo dominante 2015, oggi è dietro a 405 punti.

 Il grande merito  del 29enne scozzese – il più anziano a raggiungere questo primato da quando a fare i conti c’è la macchinetta – è stato quello di ribellarsi a quel destino avverso che gli aveva messo contro i 3 più forti di sempre. Soprattutto Nole Djokovic che quest’anno è sembrato in parte un vero e proprio incubo date le sconfitte subite dal serbo in Australia, Madrid e Roland Garros, unica vittoria contro il serbo a Roma. Ma Andy è sempre rimasto calmo, ha accettato le sconfitte e ha continuato a lavorare umilmente, ha scaricato la Mauresmo e richiamato Ivan Lendl, il coach che lo portò alla conquista del primo Grande Slam nel 2012.

Come afferma nel suo articolo Simone Eterno «Murray è invece una lode al sacrificio e un plauso alla testardaggine, un manifesto all’umiltà e un inno alla pazienza; di chi ha saputo perdere da quei 3 quasi sempre; di chi ha saputo accettarlo; di chi nonostante questo ha avuto la lucidità di rimanere lì a combattere, di stare lì a prendersi ogni punto e ogni chance disponibile e di chi oggi, grazie al percorso netto della seconda parte di stagione, si gode i frutti del proprio lavoro».

Non appena lo scozzese, ha raggiunto per la prima volta in carriera la vetta del tennis mondiale sono piovuti messaggi di congratulazioni su Twitter da colleghi e da altre personalità dello sport e non solo.

Il messaggio più dolce è stato ovviamente quello di mamma Judy, la prima allenatrice di Murray  e sempre presente alle partite del figlio che ha postato una vecchia foto di loro due insieme in allenamento con la scritta “ne hai fatta di strada”, corredata da un cuore e dal numero 1.

Anche Rafael Nadal, Roger Federer e Boris Becker(ex n.1 al mondo ed allenatore di Novak) e Brad Gilbert(ex coach di Murray) si sono congratulati con Andy:

I complimenti sono arrivati anche da personalità come l’attore Kevin Spacey  e il primo ministro scozzese Nicola Sturgeon:

In serata sono arrivate le congratulazioni del “detronizzato” Novak Djokovic «Congratulations Andy Murray! Very well deserved and hard fought milestone! Your dedication and passion has paid off, and I am really happy to be in the same era with you! As to all my #NoleFam, thank you for being there for me. I am working hard and will see you all in London! I am always game when it comes to good challenges and final 8 is exactly that. See you in a few days!».

Umberto Palazzo