’99 Wine Bottles’. Il mondo del vino è in pericolo?

Di Fabio Sciuto per Social Up!

Gli amanti del vino sobbalzeranno e, forse, tremeranno di paura dopo aver visto le creazioni fantasiose di Thomas Ollivier, creativo e art director di origine transalpina residente a Londra. Ispirato dalla pressione mediatica e pubblicitaria dei marchi più conosciuti al mondo, ha immaginato e realizzato un progetto legato al vino, alla produzione e alle etichette del prodotto finito. Nella sua opera 99 Wine Bottles si è spinto verso la realizzazione di etichette fuori da ogni logica di mercato, colto da visioni poco celestiali, almeno per quanto riguarda gli amanti del vino. Multinazionali attive in ogni campo dell’economia legate alla produzione e alla commercializzazione del vino, un prodotto talmente legato al cosiddetto “terroir”– uomo e ambiente- da essere davvero difficilmente accostato a marchi che fanno del concetto di massa il proprio successo. L’artista francese mira a provocare ed a mettere un po’ in ridicolo il mondo del vino, prodotto culto della Francia. Magari anche a metterlo in allerta. La teoria più probabile è legata a una divertente dissacrazione del mondo commerciale ed enologico. Quale sia l’obiettivo di questo tipo di creazione, colorata e ambiziosa, rimane comunque obiettivamente oscuro. Ciò che sappiamo, per sua ammissione, è che l’autore si è chiesto cosa succederebbe se marchi così importanti si dedicassero alla produzione di vino e tiene a sottolineare che ogni immagine è fittizia ed il prodotto raffigurato nelle sue opere non è in vendita. Pensare ad un CocaCola riserva 2010, ad un Durex DOC o ad un Tacobell tannico passando per un Google DOCG o un Ebay novello è davvero, ad oggi, fuori da ogni logica. Per non parlare di un Roundup Monsanto biodinamico. Abbiamo scelto per voi alcune foto di rossi multibrand. A voi ogni commento dopo aver visto le immagini nella nostra galleria.