5 cose che le donne potrebbero stranamente sopportare

Da una ricerca olandese le donne, quando sono sessualmente eccitate, tendono a sorvolare sulle cose che normalmente farebbero loro schifo.

L’esperimento ha coinvolto 90 donne suddivise in tre gruppi, uno sottoposti a stimoli di tipo erotico, uno a stimoli “anti-erotici” e un gruppo di controllo sottoposto a stimoli neutri. Poi ai soggetti è stato chiesto di effettuare una serie di compiti, alcuni dei quali “decisamente schifosi” (come bere da una tazza con un grosso insetto sul fondo), ed altri di tipo “erotico” (come lubrificare un vibratore). Il gruppo sottoposto a stimoli erotici è quello che mostrava meno “resistenza” a portare a termine i compiti (di qualunque tipo essi fossero), mentre una buona parte degli altri gruppi ha invece rifiutato di svolgere uno o più compiti.

Sulla base di questa ricerca, l’autrice del blog YourTango ha stilato una lista di cinque cose “schifose” che gli uomini fanno durante il sesso, ma alle donne non darebbe poi così tanto fastidio.

  1. Ruttare. Sarebbe molto più sopportabile un rutto nel bel mezzo di un bacio che a tavola.
  2. Scoreggiare. Non c’è unanimità ma secondo molte donne “non sarebbe poi un gran problema” (immaginiamo che dipenda anche dalla rumorosità e dall’odore, ma stiamo entrando già in più dettagli di quelli che vorremmo).
  3. Peluria. Molte donne (americane soprattutto) sembrano non amare particolarmente gli uomini “pelosi”, ma sarebbero apparentemente disposte a soprassedere.
  4. Alito cattivo. Si tratta di una cosa che può capitare a tutti, e a meno che non sia proprio intollerabile (o che sia un’abitudine) è sopportabile.
  5. “Strisciate” sulle mutande. Arrivate al punto in cui le mutande sono già state tolte (indispensabile per vedere eventuali “strisciate”), si tende a dimenticare gran parte dei difetti.

A questo punto occorre ben riflettere, magari prima della scelta del partner o meglio prima di essere soggetti alla percezione degli eventuali stimoli erotici, fare una larga e lunga valutazione delle possibilità che ci attendono e buona fortuna.

Andrea Calabrò