5 Città misteriosamente abbandonate e gli abitanti scomparsi nel nulla

Come è possibile che un intero villaggio possa dissolversi nel nulla? La spiegazione a questa domanda non esiste tuttavia nella storia esistono casi di città in cui gli abitanti sono spariti nel nulla senza una reale ed apparente motivazione. In queste circostante il mito si mescola con la realtà. Ciò che si crea è un mix di fascino e suggestione. Ecco cinque casi di città misteriosamente abbandonate dagli abitanti.

New City Village – USA

New City Village o New City Complex, era un piccolo villaggio di West Milford, nel New Jersey, costruito negli anni ’80 per ospitare i lavoratori del complesso del sistema di approvvigionamento idrico di Newark. Il paese fu completamente abbandonato nel 1992, senza un’apparente causa ufficiale. La leggenda metropolitana, che potrebbe avere un fondo di verità, è strana ed inquietante, e ha fatto ribattezzare il luogo “Demon’s Alley“.

La città oggi si presenta come completamente abbandonata, con le porte e finestre sprangate e le strade chiuse. Alcuni report affermano che i livelli di radiazione siano molto più alti del consentito, ma che il governo avrebbe impedito ulteriori indagini per coprire qualche azione illegale perpetrata dai suoi membri. In aggiunta alla stranezza di una città praticamente nuova abbandonata dai suoi cittadini c’è anche quella del diffondersi di una leggenda metropolitana strana e inquietante che, seppur probabilmente assai lontana da verità, potrebbe suggerire che qualcosa di molto strano sia successo in quel piccolo centro del New Jersey.

La leggenda

Un giovane uomo, probabilmente calvo, si era trasferito in città all’inizio degli anni ’90. All’apparenza non era una cosa strana sino a che, una sera, tutta la popolazione si radunò nel suo salotto. La notizia di questa riunione ci arriva soltanto grazie ad un bambino che si affacciò alla finestra e che vide tutti gli abitanti nel salotto del misterioso sconosciuto. Dopo circa due giorni di assenza di comunicazioni con le persone di New City, la polizia si recò in città, trovando di fronte a sé uno spettacolo decisamente macabro. I corpi degli abitanti erano in parte nei prati e nei boschi adiacenti la casa dell’uomo, mentre il resto si trovavano ancora nel salotto di casa. Gli organi erano stati rimossi mentre le persone erano ancora in vita, e un bambino venne trovato all’interno del forno, completamente bruciato. Tutti gli abitanti erano presenti, ma mancava l’uomo misterioso, individuato come il probabile mandante di tutte quelle torture e assassini.

Il villaggio Inuit del lago Anjikuni – Canada

Anche nel caso del villaggio sul lago Anjikuni il mito potrebbe aver superato abbondantemente la realtà, anche se, nel libro “The World’s Greatest UFO Mysteries”, viene descritta come un fatto appurato. I fatti (o il racconto) si svolgono nel 1930, quando un giornalista di The Pas scrisse che un villaggio Inuit vicino il lago Anjikuni fu trovato completamente privo dei suoi abitanti. Gli indigeni locali accoglievano benevolmente i cacciatori di pellicce che frequentavano la zona, e le case erano diventate un punto di riferimento per Joe Labelle, uno dei cacciatori più esperti e famosi della zona.

L’uomo affermò che un giorno trovò il villaggio come immerso in un glaciale silenzio, senza più nessun abitante al suo interno. Le case erano perfettamente ordinate, ma le attività quotidiane erano state lasciate a metà, con ancora gli aghi dentro le camicie incomplete. L’uomo scoprì inoltre sette cani da slitta morti di fame, e le tombe del cimitero scavate e svuotate del loro contenuto. In totale le persone scomparse sarebbero risultate 25, fra uomini, donne e bambini. L’incidente fu completamente dimenticato sino al 1959, quando Frank Edwards lo descrisse nel suo libro “Stranger than Science”: da allora divenne un caso degno dell’attenzione di numerosi esperti del paranormale.

Audley Town – Irlanda del Nord

Un mistero che affascina gli storici studiosi dell’Irlanda del Nord è certamente la scomparsa di Audley Town, a County Down. Fino alla metà del XIX secolo circa 250 persone vivevano nella piccola città di Audley, 25 famiglie che erano inquiline della tenuta di Castle Ward. La scomparsa degli abitanti avvenne con la morte dell’allora signore del paese, il visconte Bangor, che abitava nel palazzo principale. Sua moglie Harriet, o Lady Bangor, divenne vedova con sei figli. La signora era molto autoritaria e divenne un vero e proprio flagello per gli inquilini della tenuta. Harriet si risposò ed ebbe altri quattro figli con il maggiore Savage-Nugent, che viveva nella tenuta Nugent al di là di Strangford, poco distante.

Ad un certo punto, circa nel 1850, il villaggio sparì completamente, e con esso i suoi abitanti. La storia racconta che le persone furono messe sopra una barca per gli Stati Uniti, ma che non furono mai più viste vive. Le case furono completamente rase al suolo, e questo fatto fu confermato dalle mappe che mostravano, nel 1834, alcuni villaggi, mentre nel 1859 al loro posto c’era soltanto la campagna. Oggi fra le vie di quello che doveva essere il paese non si riescono più ad individuare le abitazioni, ma soltanto piccoli pezzi di mura e le pietre che le componevano.

I motivi dietro ad una scomparsa tanto misteriosa quanto inquietante si possono scovare nei rapporti fra Andrew Savage-Nugent, Lady Bangor e gli abitanti del villaggio. Il militare neo-marito della proprietaria non piaceva ai paesani, e loro non piacevano né a lui né a Lady Bangor. Le condizioni di vita delle campagne in epoca Vittoriana erano poverissime, e quel villaggio sembra fosse particolarmente modesto e fatiscente. I due sposi probabilmente avevano dei piani per radere al suolo quell’agglomerato di case e unire a livello paesaggistico le loro proprietà, liberandosi al contempo dei modesti vicini e degli edifici.

Nel 1852, non si sa su ordine di chi, gli abitanti di Audley furono messi su una nave ancorata a Strangford e diretta a Boston. “The Rose”, questo il nome dell’imbarcazione, portava passeggeri di nome Hinds, Smyths e O’Connors, ma non arrivò mai a destinazione. Il motivo è rimasto sconosciuto sino ai giorni nostri, ma l’ipotesi più accreditata è che i passeggeri furono gettati in mare, ponendo la parola “fine” alla storia del villaggio di Audley. Le case e tutte le testimonianze del paese furono rase al suolo, quasi a voler forzatamente dimenticare la storia del posto.

La Colonia di Roanoke

Nel 1587 Walter Raleigh ricevette da parte della Regina Elisabetta il mandato di colonizzare la Virginia e l’isola di Ronoake che era parte di quei territori. Il suo tentativo era il secondo in due anni, dato che nel 1585 l’isola fu invasa da Ralph Lane e Richard Grenville, che fecero sbarcare 108 persone provenienti dall’Inghiterra. Gli inglesi prima distrussero un villaggio di nativi per futili motivi, e poi respinsero un attacco di questi ultimi con i moschetti, fuggendo per la paura dall’isola con il capitano Francis Drake, uno dei pirati più famosi di tutti i tempi.

Nel 1587 fu condotto un altro tentativo, organizzato da Raleigh, che incaricò John White di colonizzare l’isola. Questi portò con sé 114 coloni, che stabilirono buoni rapporti con le tribù locali amiche e si stabilirono sull’isola. A causa dell’uccisione casuale di un colono da parte di un indigeno, gli inglesi convinsero White a tornare in Inghilterra per chiedere rinforzi. Il giorno della partenza erano presenti 115 persone inglesi sull’isola, compreso il primo neonato inglese in terra Statunitense, Virginia Dare, nipote del comandante.

White raggiunse l’Inghilterra ma non ottenne gli aiuti sperati, e impiegò ben 3 anni a tornare sull’isola, a causa del tentato arrembaggio delle navi su cui navigava ad altre navi e alla seguente cattura dell’equipaggio e annullamento della spedizione.

Nell’Agosto del 1890 White fu di nuovo sull’isola, ma dei coloni non c’era nessuna traccia. Le case erano state abbandonate e non era stato lasciato alcun messaggio scritto se non un enigmatico: CROATOAN, che coincide con il nome di quella che diverrà l’isola di Hatteras. L’equipaggio della nave del comandante era stanco e impaurito, e si rifiutò di proseguire oltre sulla vicina isola o di cercare i coloni fra gli indigeni locali. Se gli inglesi furono uccisi o se si integrarono con le popolazioni indigene è un mistero tutt’oggi irrisolto.

Hoer Verde – Brasile

Poco prima del colpo di stato di Getulìo Vargas, nel 1930, in Brasile si trovava un villaggio chiamato Hoer Verde, abitato da circa 600 persone. Nonostante i dettagli siano fumosi e probabilmente inficiati dalle leggende, si pensa che il paese fu abbandonato nel 1923, e che gli abitanti non siano mai più stati trovati. Gli investigatori giunti sul posto trovarono una sola pistola dentro un’aula scolastica, e la scritta sulla lavagna “não há salvação“, “non c’è salvezza”.

Le ipotesi riguardanti la sparizione comprendono un attacco di alcuni mercenari guerriglieri, ma anche un’interpretazione differente della frase lasciata sulla lavagna, interpretabile come “Al di fuori della Chiesa non c’è salvezza”. Cosa sia stato degli abitanti di Hoer Verde è un mistero.

redazione