5 casi di persone sepolte vive

Quella di essere sepolti vivi è una paura comune a molti. Per le persone protagoniste di queste vicende, però, l’incubo è diventato realtà quando sono state sepolte vive.

Octavia Smith

Alla fine del 1800 una cittadina del Kentucky viene colpita da una strana malattia. Anche Octavia Smith ne cade vittima e dopo essere stata costretta a letto per molti mesi entra in coma. Il 2 maggio 1891 viene dichiarata morta e il funerale viene organizzato. Anche altre persone della città si ammalano e muoiono ma incredibilmente alcune si risvegliano dalla morte. 

Il marito di Octavia viene preso da un dubbio atroce: e se anche sua moglie si fosse risvegliata?

Decide allora di far riesumare il corpo, scoprendo che la sua paura era diventata realtà. Il rivestimento interno della bara era stato strappato e Octavia giaceva morta, con le dita insanguinate e un’atroce smorfia di paura dipinta sul volto.

Mina El-Hourari

Mina è una donna francese e nel 2014 conosce un ragazzo in internet. I due chattano per mesi Mina decide di andare in Marocco per conoscerlo. Fa il check in in un hotel e da quel momento si perdono le sue tracce. La famiglia, preoccupata, vola in Marocco e allerta le autorità, le quali riescono a rintracciare il suo spasimante. Il giovane confesserà di averla invitata a cena a casa sua, ma che durante la serata Mina era caduta a terra, morta.

Non sapendo cosa fare l’aveva sepolta in giardino.

La polizia scava nel punto indicato dal giovane, trovando il corpo di mina. Purtroppo la ragazza soffriva di diabete e quella sera non era morta ma semplicemente collassata. Il suo spasimante, senza saperlo, l’aveva sepolta viva. Il giovane è stato poi arrestato con l’accusa di omicidio involontario.

Angelo Hays

E’ il 1937 e Angelo è un 19enne che vive in Francia. Un giorno è alla guida della sua motocicletta, quando all’improvviso ne perde il controllo e si schianta contro un muro di mattoni. Senza troppe chiacchiere viene dichiarato morto e viene sepolto tre giorni dopo. Poco tempo prima dell’incidente il padre di Angelo aveva stipulato un ‘assicurazione sulla vita del figlio per una somma cospicua. L’assicurazione, sospettosa, due giorni dopo il funerale chiede la riesumazione del cadavere per verificare che non si tratti di omicidio.

Quando la bara viene aperta, il corpo di Angelo è ancora caldo e si percepisce un flebile battito.

Viene immediatamente portato in un ospedale dove i medici riusciranno a salvarlo. Il giovane era entrato in coma in seguito alla caduta. questo ha rallentato le sue funzioni vitali, permettendogli di sopravvivere nella tomba. Dopo la disavventura Angelo inventa una bara di sicurezza collegata a delle campanelle nel caso in cui un errore così capitasse ad altri .

Essie Dunbar

nel 1915 Essie è colpita da un attacco epilettico. I genitori chiamano il medico che però non può fare altro che constatarne la morte. Il corpo viene messo in una bara e il funerale organizzato per il mattino seguente. La sorella di Essie non vive in città e per partecipare al funerale deve mettersi subito in viaggio. La cerimonia inizia ma la sorella di Essie è in ritardo. Il prete decide di allungare il sermone per permetterle di arrivare e di dare l’ultimo saluto a Essie, ma alla fine della cerimonia la donna ancora non si vede. Si decide così di terminare il funerale e calare la bara nella tomba. Qualche istante dopo ecco arrivare la sorella, che chiede di aprire la bara per salutare Essie un’ultima volta.

Quando la bara viene aperta, però, Essie apre gli occhi e si mette a sedere. Dopo lo spavento iniziale subentra la gioia e Essie vivrà felice fino al 1955.

Neysi Perez

Neysi è una ragazza dell’Honduras di 16 anni. Si è appena sposata ed è incinta di tre mesi. Una notte, dopo essersi svegliata per andare in bagno cade a terra priva di sensi. I genitori, ferventi religiosi, credono sia posseduta e chiamano il prete. Neysi non si riprende e decidono di portarla in ospedale. Tre ore dopo il suo ricovero la dichiarano morta. Viene organizzato il funerale e il giorno dopo la cerimonia suo marito va a fare visita alla sua tomba.

Rimarrà shoccato quando sentirà delle urla e dei colpi provenire dall’interno della tomba.

Lancia subito l’allarme e altri parenti accorrono, spaccando la tomba con dei martelli. Una volta estratta la bara la aprono e portano Neysi in ospedale, ma ormai è troppo tardi: la ragazza è morta soffocata. Più tardi il custode del cimitero dirà che anche lui aveva sentito le urla di Neysi ma non aveva di certo pensato che provenissero da una tomba. Se se ne fosse accorto, forse, Neysi sarebbe ancora viva.

redazione