La La Land miglior film? Si, ma solo per pochi secondi

L’edizione 2017 degli Oscar del cinema verrà ricordata sicuramente come una delle più bizzarre, per quanto avvenuto durante la premiazione della categoria Miglior film.

Ad annunciare il vincitore e consegnare la preziosa statuetta sono Warren Beatty e Faye Dunway, ma quello che succede ha dell’incredibile. Spetta a Beatty annunciare il miglior film dell’anno secondo l’Accademy, tuttavia l’attore e regista vincitore di due premi Oscar tentenna e cede la parola alla Dunway che proclama vincitore “La La Land”, il film favorito alla vigilia.

Durante i festeggiamenti accade l’impensabile: il vincitore della categoria Miglior Film non è il film di Damien Chazelle bensì “Moonlight“. Tra lo stupore generale quindi il cast del film diretto da Barry Jenkins guadagna il palco e ottiene il riconoscimento.

A quanto pare però, l’errore non sarebbe da imputare completamente a Beatty e Dunway che avrebbero ricevuto la busta sbagliata (quella che proclamava Emma Stone vincitrice nella categoria Miglior Attrice Protagonista) venendo quindi indotti in errore. Quale che sia la causa di questa gaffe resta il fatto che questa è una delle peggiori – se non la peggiore – figure mai fatte dall’Accademy nei quasi novant’anni di storia della cerimonia di consegna degli Oscar.

Pur non vincendo l’ambita statuetta nella categoria Miglior Film, La La Land fa comunque la parte del leone concretizzando ben sei delle quattordici nomination portando a casa le statuette nelle categorie Miglior attrice protagonista (Emma Stone), Miglior regista (Damien Chazelle), Miglior fotografia, Miglior scenografia, Miglior colonna sonora e Miglior canzone originale.

Moonlight invece, oltre alla rocambolesca vittoria nella categoria Miglior Film, porta a casa altre due statuette, Miglior sceneggiatura non originale e Miglior attore non protagonista (Mahershala Ali).

Luci ed ombre per l’Italia all’89ª edizione degli Accademy awards. Fuocoammare non riesce ad aggiudicarsi l’Oscar come miglior documentario, mentre Alessandro Bertolazzi e Giorgio Gregorini – insieme a Christopher Nelson – vincono la statuetta per il Miglior trucco e acconcitura con Suicide Squad.