Alla scoperta del Belpaese: i 12 carnevali più belli d’Italia

L’euforia è all’orizzonte: ebbene si, manca davvero poco al Carnevale, la festa più amata al mondo, da grandi e piccini per la sua stravaganza contagiosa, per il suo irrefrenabile entusiasmo e per la sua incontrastata assurdità. Festa di origine antichissima, che negli anni si è arricchita di sfumature sempre nuove e diverse, il Carnevale rappresenta oggi un evento unico, in cui si mescolano tradizioni e divertimento.

Coriandoli, stelle filanti, maschere di ogni tipo, carri allegorici, balli in costume e festeggiamenti di ogni genere: l’aria di festa soffia su tutto il Paese, da Nord a Sud, da Est ad Ovest, e tutti si stanno preparando per la febbre del martedì grasso. Pur non essendo famosa come Rio De Janeiro, anche l’Italia celebra carnevali di antiche tradizioni noti a livello internazionale, che attraggono ogni anno migliaia di visitatori da tutto il mondo.  Un esempio è certamente il celebre Carnevale di Venezia, ma tantissimi sono i borghi che vale la pena visitare in questo particolare e divertentissimo periodo dell’anno!

Per questo noi di Social Up abbiamo stilato per voi una lista dei Carnevali più belli d’Italia, che di certo vi permetteranno di dimenticare il tram tram della vita quotidiana. Quindi,  indossate la vostra maschera e lasciatevi trasportare dall’allegria contagiosa del Carnevale!

CARNEVALE DELLA COUMBA FREIDA 

Nella Valle del San Bernardo, in Valle d’Aosta, i comuni celebrano il Carnevale della Coumba Freida, letteralmente della “valle fredda”. Si tratta di un carnevale decisamente particolare, carico di mistero e storia: la tradizione lega le origini della festa al passaggio, nella zona, delle truppe napoleoniche nel 1800. Le Landzette, bizzarre e per certi aspetti inquietanti maschere di questo carnevale, sono costumi colorati e cappelli che ricordano le uniformi napoleoniche. Questi abiti costosi, confezionati interamente a mano, sono adorni di perline e paillette e di specchietti che riflettono la luce e allontanano le forze maligne. Il volto delle landzette è coperto da una maschera un tempo di legno; in mano tengono crine di una coda di cavallo e in vita hanno una cintura munita di un campanello, strumenti simbolici per scacciare gli spiriti avversi.

CARNEVALE DI FANO

Si svolge in terra marchigiana il Carnevale più antico d’Italia: Fano, infatti, si trasforma in un grande palcoscenico all’aperto, con carri allegorici che sfilano per tutta la città e dal quale vengono lanciati dolcetti e caramelle. Pratica nota come il “getto“, questa tradizione raccoglie tantissimi cittadini e turisti, che si accalcano verso i carri per ottenere il gustoso premio grazie al “prendigetto“, un simpaticissimo cono rovesciato diventato il simbolo dell’evento.

CARNEVALE D’IVREA

Riconosciuto come evento di rilevanza internazionale, il Carnevale d’Ivrea è una rappresentazione storica vera e propria, intrisa di tradizioni, spettacolo, emozioni e grandi ideali. Il momento di massimo coinvolgimento è la Battaglia delle Arance, una rievocazione della rivolta popolare contro la tirannia. Il popolo, rappresentato dagli aranceri a piedi sprovvisti di qualsiasi protezione, combatte a colpi di arance contro le armate del Feudatario, rappresentate da tiratori su carri trainati da cavalli, che indossano protezioni e maschere che ricordano le antiche armature.

CARNEVALE DI CENTO

Gemellato con quello di Rio de Janeiro, il Carnevale di Cento è caratterizzato da carri allegorici spettacolari che arrivano ai 20 metri di altezza. Come per Fano, anche a Cento è tradizione il “gettito”: il lancio da parte dei figuranti dei carri in movimento di peluche, gadget e oggetti vari. L’evento più importante è il “Rogo di Tasi“, quando la maschera centese tipica, amante del buon vino, viene bruciata alla fine dei festeggiamenti.

CARNEVALE DI MADONNA DI CAMPIGLIO

Unico nel suo genere, il Carnevale principesco di Madonna di Campiglio rappresenta un vero e proprio viaggio nel tempo al periodo della corte asburgica di Franz e Sissi. Il Carnevale Asburgico viene celebrato con una settimana di sfarzosi eventi con l’arrivo degli ospiti reali in carrozza, scortati da guardie a cavallo. Vengono riprodotti gli spettacoli pirotecnici del periodo asburgico e i brindisi che accolsero i due reali. Nel corso della settimana si susseguono le feste al Salone Hofer del Grand Hotel Des Alpes, lo stesso che accolse la coppia. Ma il momento più significativo del Carnevale è il Gran Ballo dell’Imperatore dove la principessa Sissi, elegante e solare come sempre, apre le danze fra Ussari e Dragoni sulle notte dei fiabeschi valzer di Strauss.

CARNEVALE AMBROSIANO DI MILANO

Il Carnevale ambrosiano ha uno svolgimento un po’ originale, in quanto il martedì grasso non sancisce la fine dei festeggiamenti, che vengono prolungati per un ulteriore settimana. Questo perché in un’occasione, proprio al tempo di Sant’Ambrogio, prima di iniziare i riti quaresimali si volle attendere il vescovo di Milano che ritornava da un pellegrinaggio. L’evento più importante è il Corteo storico e la festa in Piazza del Duomo, dove non può mancare il Meneghino, la tipica maschera del Carnevale milanese.

CARNEVALE DI MAMOIADA

Evento simbolo del folklore sardo, il Carnevale di Mamoiada conquista con le caratteristiche maschere degli Issohadores e Mamuthones. I primi, gli Issohadores, indossano corpetti rossi, maschera bianca, berretti e un piccolo scialle, e scortano i Mamuthones che indossano pelli di ovino, maschere di legno e portano sulla schiena i “sa carriga“, nient’altro che 30 kg di campanacci. Con dei lacci catturano le giovani donne in segno di buon auspicio per una buona salute e fertilità.

CARNEVALE DI VIAREGGIO

Fra i più antichi, famosi e spettacolari d’Italia, il Carnevale di Viareggio si caratterizza per enormi carri allegorici e per una scuola di mastri cartapestai composta da oltre 25 ditte più di 1.000 operai. Più che di carri, si tratta di veri e proprio teatri su quattro ruote. Il simbolo della manifestazione e maschera ufficiale del Carnevale di Viareggio è Burlamacco, un mix tra le maschere della commedia dell’arte: vestito con una tuta a scacchi bianca e rossa, simile a quella di Arlecchino, ha un pon pon come quello del Pierrot, il collare grande e bianco come quello di Capitan Spaventa, un copricapo simile a quello di Rugantino e un mantello nero alla Balanzone. Quest’evento dura un mese intero e riempe le vie di feste diurne e notturne, sfilate e balli in maschera fino ad arrivare al famoso Corso Mascherato, durante il quale viene proclamato il carro vincitore.

CARNEVALE DI PUTIGNANO

Noto come il più lungo d’Europa, il Carnevale di Putignano, ridente cittadina in provincia di Bari, è un antica tradizione che risale al 1394 e si ripete ogni anno. La sua particolarità è nella durata: i festeggiamenti iniziamo 3 domeniche prima del mercoledì delle ceneri, quando vengono allestiti i carri allegorici. Realizzati in cartapesta, queste vere e proprie opere d’arte sono ricche di particolari, rifiniture e caratteristiche uniche proprie della scuola putignanesetramandate di generazione in generazione e gelosamente custodite. Secondo la tradizione, a partire dal 17 Gennaio, in occasione della festa di Sant’Antonio Abate, ogni giovedì viene dedicato ad una categoria di strato sociale, tra satira e divertimento: si parte con il Giovedì dei Monsignori e di seguito quelli dei Preti, delle Monache, delle Vedove, dei Pazzi, delle Mogli e, infine, il Giovedì dei Cornuti con il rito del taglio delle corna. Tuttavia, l’evento più importante è la Campana dei Maccheroni, durante il quale vengono fatti risuonare 365 rintocchi da una campana di cartapesta per decretare la fine dei festeggiamenti.

CARNEVALE DI PALMA DI CAMPANIA

Anche la Campania ha il suo Carnevale doc, quello della città di Palma Campania, reso unico e spettacolare dalle Quadriglie che raccolgono il meglio di una tradizione pluricentenaria con radici risalenti al carnevale napoletano del 1600. Patrimonio unico ed autentico di arte, spettacolo, teatralità, folklore, amore, passione, tradizione, canto, suoni, percussioni e balli, il Carnevale Palmese è atteso un anno intero dalla popolazione che viene  coinvolta nel tipico ballo campano che unisce grandi e piccini.

CARNEVALE DI ACIREALE

Considerato il più bel Carnevale della Sicilia, il Carnevale di Acireale è un apoteosi di colori, musiche e sapori nell’esclusiva cornice barocca del paese. Per tutto il periodo dei festeggiamenti carri allegorici, gruppi in maschera, bande e carri infiorati sfilano lungo un percorso articolato per le vie del centro, con mostre e concerti inseriti nello stesso circuito. La maschera tipica è quella di Abbatazzu, personaggio satirico che ironizza sulla classe dirigente italiana e siciliana. Il Martedì grasso conclude i festeggiamenti con fuochi d’artificio e il tradizionale rogo di Re Carnevale.

CARNEVALE DI SCIACCA

Manifestazione considerata la più popolare della Sicilia e d’Italia, il Carnevale di Sciacca vanta una tradizione antichissima. I carri allegorici, a cui fanno seguito i gruppi in maschera, vengono realizzati nei mesi precedenti e allestiti in strada, pezzo per pezzo, solo il giorno prima dell’inizio dei festeggiamenti. Il Carnevale inizia il Giovedì grasso, con la consegna delle chiavi della città al re del Carnevale Peppe Nappa, la maschera tipica che apre e chiude i festeggiamenti, quando viene data alle fiamme. Il carro di Peppe Nappa apre il corteo, distribuendo vino e salsicce alla brace per tutta la durata del carnevale. Lungo le vie del centro storico, è un susseguirsi di carri e gruppi folcloristici che si esibiscono in canti e balli, che ripeteranno successivamente l’esibizione fatta in strada sul palcoscenico allestito per l’occasione.

Catiuscia Polzella